Banche, Mattarella: tutelare il risparmio

Pubblicato il 22 Dicembre 2015 alle 11:27 Autore: Giuseppe Spadaro
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Molti i temi affrontati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società civile. Dal tema delle banche, alla questione delle migrazioni sino alle politiche europee. Alla cerimonia, nel Salone dei Corazzieri, hanno presenziato il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il Presidente della Corte Costituzionale, Alessandro Criscuolo, il Governatore di Bankitalia Visco, il presidente dell’Autorità Anticorruzione Cantone e molti ministri.

“Avere cura della Repubblica – ha sottolineato Mattarella – vuol dire anche tutelare e valorizzare il risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia”.”Di fronte a gravi e recenti episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato comprensibile preoccupazione, occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l’etica”.

Mattarella, banche, risparmio, Matteralla e Napolitano nel salone dei corazzieri del Quirinale durante la cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno

Banche, Zanetti: parole Mattarella ridanno slancio a commissione parlamentare

“Un intervento forte che ho apprezzato moltissimo. Ma questo non è il momento della fiducia a scatola chiusa. E le parole di Mattarella lo confermano, ridando slancio alla commissione di inchiesta parlamentare che qualcuno forse vuole affossare”. Lo dice a Repubblica Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia e segretario di Scelta Civica, commentando le parole del presidente della Repubblica sulla vicenda delle banche. “Non è il momento dei tribunali del popolo, ma le verifiche vanno fatte”, sottolinea Zanetti. “I cittadini si chiedono: chi controlla i controllori? Il Parlamento ha il dovere di rispondere”. Dini e Monti, che non vedono di buon occhio l’idea di una commissione “temono derive populistiche, ma così minano la credibilità del Parlamento. Un controsenso, visto che Monti è anche senatore a vita. Io dico che il populismo si contrasta con la politica, stando in campo, marcando stretto chi vuole fare di quella commissione un palcoscenico. Con tutto il rispetto di Bankitalia, ma il Parlamento viene prima”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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