Matteo Renzi, i compiti fatti nel 2015 e il rimpasto di Governo per il 2016

Pubblicato il 28 Dicembre 2015 alle 11:29 Autore: Giulia Angeletti
matteo renzi, governo renzi

Anche quest’anno è ormai giunto alla fine e il premier Matteo Renzi, nella sua e-news di ieri, ha voluto fare gli auguri di buone feste a tutti gli italiani in un modo speciale, cioè ripercorrendo le azioni e gli obiettivi raggiunti dall’esecutivo nel corso di questo 2015.

“Vorrei mettere in fila i fatti. E mi piacerebbe che tutti potessero giudicare senza preconcetti o ideologie”, è questa la premessa di Renzi prima di cominciare a stilare un elenco, in quindici punti, di “cose fatte” dal governo. In cima a tutto c’è la grande soddisfazione per il premier di vedere finalmente una ripresa economica, testimoniata da quel “segno più” davanti al Pil che è andato a sostituire il “segno meno” dello scorso anno e degli altri due precedenti. Connessa ad un miglior andamento dell’economia italiana c’è poi il calo della disoccupazione  – “finalmente in discesa” (dal 13,2% all’11,5)  – che Renzi riconduce all’entrata in vigore del Jobs Act.

Altra grande soddisfazione del premier è lItalicum, un obiettivo faticoso ma raggiunto: “Adesso abbiamo una legge elettorale che garantisce la scelta dei cittadini e la stabilità del Governo. Un impegno mantenuto”. Poi ci sono gli 80 euro in busta paga, l’eliminazione dell’Irap , della tassa sulla prima casa e delle tasse agricole nel felice elenco del premier, mentre un’altra importante riforma, quella del Senato, ” è a un passo dal traguardo”. Da non dimenticare anche la riforma della PA – “Procedeva a rilento. Adesso è legge dello Stato” – la Buona Scuola e l’impegno del governo, ricorda il premier, per i passi avanti riguardanti la giustizia (legge sul falso in bilancio, responsabilità civile dei magistrati, corruzione, prescrizione, reati ambientali) e la riduzione dell'”arretrato” costituito da annose pendenze giudiziarie.

matteo renzi

Ue: “Adesso la flessibilità fa parte delle regole”

Anche sul piano “estero” Renzi vanta i suoi successi: oggi l’Italia partecipa ai colloqui sulle più importanti questioni internazionali, sulla Siria e sulla Libia ma soprattutto – sostiene il presidente del Consiglio – è cambiato il rapporto con l’Unione europea: “Un anno fa chiedevamo flessibilità all’Unione Europea. Adesso la flessibilità fa parte delle regole e vale fino all’1% del PIL”. Infine il cerchio viene chiuso con i bonus cultura, i fondi europei per Pompei, il grande  – e insperato da molti – successo dell’Expo e le azioni per il Mezzogiorno (credito di imposta, Terra dei fuochi, Bagnoli, Ilva, Salerno Reggio Calabria, Continuità territoriale, Abruzzo post-sisma, Napoli Bari, tavoli di crisi).

“Ho segnato le prime quindici cose che mi sono venute in mente. Ma effettivamente l’elenco potrebbe essere molto più numeroso. E’ solo per dire che quest’anno abbiamo messo mano a tantissimi dossier che erano impantanati da anni”, è la conclusione di Matteo Renzi che ammette che “c’è tanto altro da fare” per questo 2016 in arrivo.

Renzi prepara il rimpasto: forse un ministro per Ncd

Come annunciato il premier non perde tempo e sembra che stia già preparando un rimpasto governativo per coprire i vuoti lasciati in alcuni dicasteri: tale rimpasto potrebbe coinvolgere l’alleata centrista Ncd di Angelino Alfano.

La poltrona vuota è quella del ministero per gli Affari regionali, lasciata un anno fa da Maria Carmela Lanzetta e mai più ricoperta poiché proprio in Ncd non hanno saputo decidere per un sostituto: ora come ora si sta pensando a due donne di palazzo Madama, Laura Bianconi e Federica Chiavaroli.

angelino alfano

Altra urgenza per il premier è la riorganizzazione della segreteria del partito: in sostanza vorrebbe ridurre i suoi compiti esecutivi a due, il raccordo con il Parlamento e l’organizzazione sui territori, ma senza creare nuove ed ulteriori tensioni con la minoranza e l’ala più a sinistra del Pd – come l’ala bersaniana – poiché conosce bene l’importanza di tenere ben compatto il partito in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.

 

L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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