Quali sono i paesi più a rischio fame?

Pubblicato il 29 Dicembre 2015 alle 14:12 Autore: Guglielmo Sano
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Quali sono i paesi più a rischio fame? Nel mese di settembre, i leader mondiali si sono posti 17 obiettivi da raggiungere nei prossimi 15 anni. Tra i Global Goals For Sustainable Development da raggiungere entro il 2030 rivestono particolare importanza la lotta alla povertà, la riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni lavorative ed economiche di tutti ma anche l’innovazione della tecnologia nel rispetto dell’ambiente e della dignità umana, il consumo responsabile, oltre alla creazione di forti e credibili istituzioni per la pace e la giustizia.

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Quali sono i paesi più a rischio fame?

D’altra parte, tra di essi non si può trascurare l’importanza della “guerra alla fame”: sono 3 milioni i bambini che muoiono a causa della malnutrizione ogni anno mentre 800 milioni di persone vanno a letto affamate (cioè concludono la propria giornata senza aver assunto i componenti nutritivi necessari a supportare i propri bisogni fisiologici). Infatti, anche se rispetto al 2005 sono stati fatti molti passi avanti verso il raggiungimento della soglia “Fame Zero“, sono ancora molte le nazioni, le regioni e le popolazioni vulnerabili da questo punto di vista, come è stato recentemente evidenziato dal Global Hunger Index 2015 che si basa sui dati del Food Policy Research Institute.

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L’indice valuta il “rischio fame” in base ai dati disponibili per 117 economie in base a 4 indicatori: 1) la percentuale di popolazione denutrita, 2) il numero di bambini sotto i 5 anni gravemente deperiti, 3) la percentuale di bambini sotto i 5 anni affetta da rachitismo, 4) tasso di mortalità della popolazione sotto i 5 anni di età.

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Nel 2015 (prima mappa), sono 8 i paesi in cui il “rischio fame” ha raggiunto livelli allarmanti. La situazione peggiore è quella della Repubblica Centrafricana, seguita da Chad, Zambia, Timor-Leste, Sierra Leone, Haiti, Madagascar e Afghanistan. In gran parte dell’Africa la situazione è ancora seria o preoccupante, così come in Asia Meridionale (India, Cambogia e Indonesia). Tuttavia, si sono verificati dei miglioramenti rispetto all’ultimo Global Index: nel 2005 (seconda mappa), per esempio, Chad, Sierra Leone e Repubblica Centrafricana versavano in una situazione “estrememente allarmante”.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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