Il futuro del M5S senza Casaleggio

Pubblicato il 13 Aprile 2016 alle 14:11 Autore: Andrea Turco
casaleggio candidato premier, casaleggio e grillo sul palco della kermesse di Imola 2015

Come cambierà il M5S dopo la morte di Gianroberto Casaleggio? E’ questa la domanda che si fanno tutti, il giorno dopo la dipartita del guru pentastellato.

Per Travaglio “da oggi il M5S si ritrova troppo presto senza papà (Grillo è, per temperamento, la mamma). Ed è costretto, dall’ oggi al domani, a diventare adulto”. Secondo Belpietro “è molto probabile che il Movimento che vedremo da ora in poi sarà qualche cosa di diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere”.

Insomma, il M5S cambierà pelle. Già, ma come?

I giornali, oggi, parlano di un “testamento politico” lasciato da Casaleggio all’interno del quale si trovano una serie di indicazioni da seguire in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Vediamole insieme:

–           Il nuovo leader: con l’uscita di scena di Casaleggio e il “passo di lato” di Beppe Grillo tornato sui palchi con il suo show, il M5S ha bisogno di una guida. Tutti gli indizi portano a Luigi Di Maio, definito dallo stesso Grillo “un Casaleggio senza capelli”. La designazione avverrà, con ogni probabilità, attraverso consultazione online. Si parla di giugno. Ma tempi certi ancora non ce ne sono. Il nuovo leader sarà anche il candidato premier alle prossime Politiche.

–           Un M5S a struttura verticale: “uno vale uno”, è uno slogan ormai desueto. Il direttorio, che già ai tempi della sua istituzione aveva cambiato gli equilibri interni al M5S, avrà più potere decisionale. La cabina di comando, dopo la morte di Casaleggio, passa da Milano a Roma.

–          Il ruolo di Davide Casaleggio: già alcuni mesi Gianroberto aveva coinvolto il figlio nella gestione del Movimento. Davide diventerà “titolare del sistema operativo che consente l’accesso al blog. Inoltre, erediterà dal padre il posto nell’associazione a cui fa capo il M5S, ovvero proprietà del simbolo e potere di revoca.

–           Il ruolo di Beppe Grillo: da tempo il comico aveva deciso di mollare il Movimento nonostante la contrarietà di Casaleggio. Il suo “passo di lato” era l’inizio di un distaccamento fisico dalla sua creatura. Con l’uscita di scena del guru, Grillo tornerà a vestire i panni del leader. Secondo il Corriere “nei prossimi mesi la sua presenza si sentirà soprattutto sul blog”. E non è da esclude un Tsunami tour bis.

Testamento Casaleggio: vantaggi e rischi

La morte di Casaleggio porta in dote vantaggi e rischi per il Movimento. Partiamo dai vantaggi. Per Verderami (Corriere) “è possibile che alle amministrative ci possa essere un balzo in avanti del M5S, accentuato da un ‘effetto Berlinguer’, per la scomparsa del fondatore del Movimento”.

I rischi si legano tutti alla futura leadership che guiderà il Movimento negli anni a venire. Scrive Iacoboni su La Stampa: “Gianroberto smistava tutto e tutti, anche delicate scelte politiche, al figlio, che le faceva pervenire a Di Maio. Il patto tra i due, Davide e Di Maio, è stato per ora rinnovato. Di certo però alla Casaleggio hanno sempre visto Di Maio e Di Battista come «i nostri ragazzi»; fungibili. E Davide li considerava fino a ieri come sottoposti al duo decisionale dell’azienda. Loro, dotati di enorme ambizione anche se non di carisma, lo accettavano a stento da Gianroberto, ma lo accetteranno dal figlio? E d’altra parte, Davide saprà diventare un po’ «politico» per non finire scalato in breve tempo?”

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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