Sondaggi politici: l’emergenza profughi polarizza l’opinione degli italiani

Pubblicato il 31 Maggio 2016 alle 10:16 Autore: Redazione
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Sondaggi politici: l’emergenza profughi polarizza l’opinione degli italiani

Il tema dell’immigrazione polarizza le opinioni degli italiani. A dirlo è l’ultimo sondaggio condotto da Eumetra Monterosa, che ha chiesto agli italiani maggiorenni un’opinione su una delle maggiori emergenze affrontate dalla penisola negli ultimi mesi – vale a dire la gestione dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente – e che potrebbe diventare ancor più pressante nelle prossime settimane.

La posizione da assumere nei confronti del flusso migratorio si suddivide in tre parti: chi è disposto ad accoglierli tutti, chi al contrario vuole respingerli in blocco (ritenendo l’Italia già “satura”) e chi invece è favorevole all’accoglienza di una quota di essi. Ebbene, ad incrementare i propri consensi sono proprio le due visioni più radicali.

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La fetta di italiani favorevole ad accogliere tutti i migranti è salita dal 19% di gennaio all’attuale 25%. Un incremento percentuale di 6 punti, della stessa rilevanza di coloro che invece puntano al respingimento in blocco, che sono passati dal 27 al 33%, con punte di approvazione soprattutto negli under 25 e negli elettori della Lega Nord. L’opinione maggioritaria resta quella “mediana” – l’accettazione di quote di migranti – registrando però un netto calo rispetto a gennaio: -11%.

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Sondaggi politici: italiani divisi dinanzi all’immigrazione

La polarizzazione in atto nella società italiana si evince anche da un quesito – ritenuto dallo stesso Mannheimer “volutamente tendenzioso”, evocando le tradizioni religiose del Paese – in cui si chiede ai cittadini se l’Italia debba accogliere tutti in quanto “Paese cattolico”. Un quesito che spacca esattamente a metà l’opinione pubblica, tra favorevoli e contrari (in cui rientrano soprattutto le casalinghe e i simpatizzanti della Lega).

 

Quali contromisure adottare contro gli immigrati clandestini? Escludendo coloro che non esprimono una posizione netta, il 63% ritiene che vadano espulsi immediatamente, anche senza aver commesso alcun reato. Un’opinione diffusa soprattutto in cittadini di comuni di dimensioni contenute.

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Ma lo scetticismo nei confronti nei migranti non si riferisce solo a timori sul versante lavorativo o della sicurezza. Se il 41% degli intervistati ritiene che “gli immigrati islamici cercano di imporci il loro modo di vivere” – con il 59% che la pensa in maniera esattamente opposta – il 40% degli intervistati vede nella massiccia presenza di extracomunitari un indebolimento dell’identità nazionale.

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Un tale timore è espresso in particolar modo da cittadini con un basso livello di istruzione, timorosi dell’arrivo di nuova forza lavoro competitiva. A pensarla in maniera opposta sono soprattutto i cittadini del Nord Est, dove c’è una diffusa esperienza di integrazione lavorativa.

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