Tasse, lo scontro tra Renzi e Di Maio

Pubblicato il 19 Agosto 2016 alle 17:20 Autore: Giacomo Tortoriello
Lo scontro sulle tasse tra Renzi e Di Maio

Ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, tramite facebook, ha rivendicato quanto di buono fatto dal suo governo. Ed in particolare ha fatto riferimento alla riduzione delle tasse, strumento necessario per rilanciare la fragile economia italiana. La pressione fiscale, stando ai dati Istat, nel 2015 si è attestata al 43,5% e secondo quanto prevede il Documento di economia e finanza (Def) quest’anno dovrebbe scendere dello 0,7% attestandosi al 42,8%. E per dimostrare che il calo delle tasse fa bene al rilancio dell’economia del nostro Paese, il premier ha elogiato l’annuncio fatto ieri dalla compagnia aerea Ryanair, disposta ad investire in Italia oltre 1 miliardo di dollari dopo aver ottenuto dal governo il blocco dell’aumento delle tariffe d’imbarco. Il numero uno della compagnia irlandese, Michael O’ Leary, ha annunciato dieci nuovi apparecchi per il mercato italiano e 44 nuove rotte.

Tasse, Renzi: nella stabilità continueremo ad abbassarle

Ha scritto Renzi sul proprio profilo facebook: “Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto di competitività. Lo dimostra in queste ore l’accordo con Ryanair, ma è solo uno degli esempi che possiamo fare”.
Nel suo lungo post, il premier ha fatto riferimento ai risultati ottenuti dal governo, con particolare riferimento al Jobs Act, agli 80 euro, all’Irap sul costo del lavoro, all’Imu e all’Irap agricola, a Imu e Tasi sulla prima casa, al superammortamento.
Poi la promessa: “continueremo con la prossima legge di stabilità”. In realtà, dopo la doccia gelata della crescita zero nel secondo trimestre 2016, il governo non ha grandi spazi di manovra in vista della legge di bilancio da presentare entro metà ottobre. Non tutte le misure che il premier vorrebbe adottare, potranno essere messe in pratica prima del referendum costituzionale. E infatti, lo stesso viceministro dell’economia Enrico Zanetti ha spiegato come le priorità per il governo restino il taglio delle tasse e il rinnovo del contratto degli statali, mettendo in secondo piano il tema delle pensioni.

Tasse, lo scontro con le opposizioni

Come prevedibile, le parole del premier hanno trovato immediata risposta dalle opposizioni. A partire dal M5S, con il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che sempre da facebook replica: “Renzi ha appena dichiarato: ‘continueremo ad abbassare le tasse’. Forse mi sono perso qualcosa: quando è che ha iniziato?”. Ed inoltre aggiunge: “uno studio della UIL ci dice che in 2 anni dal 2013 al 2015 i contribuenti hanno pagato 7 miliardi in più di tasse…E indovinate chi governava in questi due anni? Renzi la smetta di provocare gli italiani con questa balle! Altrimenti prima o poi se li ritroverà con i forconi sotto Palazzo Chigi. #IODICONO anche alla loro falsità”. Duro affondo anche da parte del deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, secondo cui: “Renzi è un imbroglione, gli italiani lo cacceranno da Palazzo Chigi”.

L'autore: Giacomo Tortoriello