Le immagini della settimana

Pubblicato il 8 Ottobre 2016 alle 13:49 Autore: Guglielmo Sano
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Ci avevano assicurato che il referendum colombiano e quello ungherese fossero solo delle formalità, eppure, nessuno dei due ha sfondato. Pare che l’accordo con le FARC sia stato ritenuto troppo svantaggioso per il governo, forse a Stoccolma non è arrivata la notizia (per la Letteratura: può interessare l’identità della scrittrice Elena Ferrante?), tanto che il Presidente Juan Manuel Santos ha ricevuto il Nobel per la Pace. Si scherza. D’altra parte, non scherza il premier ungherese Viktor Orbàn: il referendum sulle quote migranti non ha raggiunto il quorum ma per lui gli ungheresi hanno espresso una chiara opinione che Bruxelles non potrà ignorare. Questo mentre a Strasburgo i deputati dell’Ukip si picchiavano tra di loro: ha avuto la peggio Steven Woolfe, candidato alla successione di Nigel Farage, che a guardare le immagini deve essere ancora un po’ ammaccato. Una vera lezione di civiltà, invece, arriva dagli Usa: abituati a Trump, il dibattito tra il candidato vicepresidente repubblicano Pence e quello democratico Kaine è sembrato un incontro tra gentiluomini ottocenteschi in una sala da té (noi ci accontentiamo del faccia a faccia Boschi-Salvini). Complimenti! Complimenti anche ad Antonio Guterres, nuovo Segretario Generale dell’ONU e, perché no, anche a Julian Assange, Wikileaks compie il suo primo decennio di vita (mentre la Germania ha spento 26 candeline). A proposito di ricorrenze, il 22 ottobre del 2009 moriva Stefano Cucchi: la causa della morte del 30enne romano sarebbe da rintracciare in una “insufficiente alimentazione e idratazione iniziata prima dell’arresto” aggravata da lesioni ed epilessia secondo una nuova perizia. Restando nelle aule giudiziarie romane, gioisce Ignazio Marino per l’assoluzione nel “caso scontrini”, ora girerà l’Italia per sostenere il No al Referendum. Chissà se gli manca la vita del Campidoglio? L’aria che tira non è delle migliori, possono testimoniarlo i 5 stelle. Per quanto riguarda l’altra sponda del Tevere: Papa Bergoglio in settimana si è recato suoi luoghi del terremoto. Visiterà presto anche Haiti? Le calamità naturali attanagliano l’isolotto caraibico, questo volta è stato l’uragano Matthew a disseminare morte e terrore. Ma come ad Amatrice è difficile distinguere tra colpe della natura e colpe dell’uomo.

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