M5S è svolta europeista: 78,5% degli iscritti a favore ma Verhofstadt dice no

Pubblicato il 8 Gennaio 2017 alle 11:45 Autore: Alessandro Faggiano
Governo ultime notizie grillo salvini

Aggiornamento a cura della Redazione di TP

Il 30 luglio 2015 sul Blog di Grillo. Guy Verhofstadt, presidente dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa in cui confluiranno i 17 eurodeputati pentastellati, “colleziona poltrone”.

m5s

Il Movimento 5 Stelle lascia il gruppo Efdd ed entra nell’Alde. Alle 12 si sono concluse le votazioni sul Blog di Beppe Grillo. Hanno espresso la propria preferenza 40.654 iscritti. Il 78,5% dei votanti – 31.914 iscritti – si è dichiarato favorevole al passaggio con Alde, 6.444 hanno optato per la permanenza nell’Efdd, 2.296 volevano invece confluire nei non iscritti.

La svolta europeista del Movimento 5 Stelle dura però poche ore. Nel pomeriggio arriva la chiusura del capogruppo dell’Alde, Guy Verhofstad. “Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un’agenda comune per riformare l’Europa” ha dichiarato l’ex premier belga aggiungendo che “non c’è abbastanza terreno comune per procedere con la richiesta del Movimento 5 Stelle di unirsi al gruppo Alde”. “Rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave”.

Piccata la replica del leader del Movimento 5 Stelle. “L’establishment – si legge sul blog di Grillo – ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento Europeo. Questa posizione ci avrebbe consentito di rendere molto più efficace la realizzazione del nostro programma. Tutte le forze possibili si sono mosse contro di noi. Abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima. Grazie a tutti coloro che ci  hanno supportato e sono stati al nostro fianco”.

—————————————————————————————————————————-

L’esperienza del 5 Stelle con Farage e soci (la destra più reazionaria del Parlamento Europeo) sembra essere giunta al termine. Dopo due anni e mezzo nel gruppo ‘più a destra della destra’, il Movimento è pronto a deviare verso il gruppo dell’ALDE (Alliance of Liberals and Democrats of Europe). Un cambio radicale, che dovrà essere avallato nella giornata odierna dal voto sulla piattaforma ‘Rousseau’. Urne virtuali aperte anche domani dalle 10 alle 12.

La confluenza verso il gruppo della destra reazionaria fece storcere il naso a una buona parte della base elettorale del Movimento. Grillo si riunì con Farage ma fu ‘pizzicato’ da Matteo Salvini. Il leader máximo del Movimento, adesso, propone di cambiare gruppo. Questa volta sì, passando attraverso una votazione della base sulla piattaforma ‘Rousseau’.

M5S: si sceglie tra EFDD, ALDE e non iscritti

Le opzioni proposte sono tre: continuare nell’EFDD, approdare nell’ALDE o finire nell’ininfluente raggruppamento dei non iscritti (come definito testualmente all’interno del blog di Grillo). La discussione sta già impazzando sul blog. Il gruppo EFDD è apertamente contrario alla profondizzazione delle istituzioni comunitarie e alla riduzione di sovranità economica e politica degli Stati nazionali. Il gruppo ALDE è, al contrario, favorevole a una maggiore inclusione economica, politica e finanziaria. Riprendendo testualmente le parole scritte nella pagina web dell’ALDE – alla sezione about us – si afferma:

 (…) we must dare to make choices and give the Union the tools it needs to be effective. We need a joint European capacity to defend our liberty and wellbeing. 

Due frasi che riescono a riassumere il pensiero integrazionista dell’ALDE: dare all’Unione gli strumenti necessari per poter funzionare pienamente e la necessità di una Europa unita, capace di difendere valori e principi fondanti della stessa.

M5S: Grillo spinge per ALDE

Dalla lettura del post di Grillo sul “blog delle stelle”, si evince come questi spinga fortemente verso l’ALDE. Come sottolinea il Garante del M5S,  “Rimanere in EFDD equivale ad affrontare i prossimi due anni e mezzo senza un obiettivo politico comune, insieme a una delegazione che non avrà interesse a portare a casa risultati concreti”. Come a dire: il tempo con l’EFDD è finito. Anche l’ipotesi di rientrare nel raggruppamento dei non iscritti è visibilmente invisa al leader:  non appartenere a nessun gruppo significa occupare una poltrona con le mani legate: significa non poter lavorare. 

Ben diversa è la presentazione del gruppo ALDE e dell’accordo di massima: riportando testualmente, l’accordo si fonda su:

– condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà;
totale e indiscutibile autonomia di voto;
– partecipazione dei cittadini nella vita politica delle Istituzioni europee;

 

Inoltre, come punti programmatici si parla dell’emergenza immigrazione, green economy e sviluppo del settore digitale e tecnologico. Infine, Grillo apre alla possibilità di creare una nuova identità europea: il Direct Democracy Movement.

Dopo la svolta garantista, arriva la svolta europeista?

Il Movimento 5 Stelle è sempre stato estremamente critico con le istituzioni comunitarie. In particolare, i pentastellati hanno attaccato – durante gli ultimi 4 anni – il giogo dell’euro: strumento di sottomissione per i popoli sovrani. Con la possibile confluenza nell’ALDE, il M5S si schiera a lato di europeisti convinti e fermi sostenitori del neoliberismo, del mercato unico e della sua massima apertura.

Se la non-appartenenza a un gruppo parlamentare può effettivamente “legare le mani” agli eurodeputati, la scelta di schierarsi con ALDE – apparentemente più distante ideologicamente rispetto all’EFDD – può indicare la seconda svolta del Movimento nel giro di pochi giorni. Dopo l’approvazione del nuovo codice etico e la svolta garantista, è il turno della svolta verso l’europeismo neoliberista?

QUI la pagina ufficiale dell’ALDE

QUI la pagina ufficiale dell’EFDD

Alessandro Faggiano

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
Tutti gli articoli di Alessandro Faggiano →