Cambio Euro Dollaro: Festa del Ringraziamento abbassa il valore Forex del dollaro

Pubblicato il 23 Novembre 2017 alle 10:51 Autore: Gianni Balduzzi
Cambio euro dollaro

Cambio Euro Dollaro: Festa del Ringraziamento abbassa il valore Forex del dollaro

Anche il Giorno del Ringraziamento ha la propria influenza sul cambio euro-dollaro. In questo giovedì di festa i volumi di scambio calano significativamente, e non tendono a ritornare normali neanche il giorno successivo, quel Black Friday, che ora fa scuola in tutto il mondo.

Questo dovrebbe avere delle conseguenze. Innanzitutto i movimenti dei trader non americani, come gli italiani, avranno più influenza, con un probabile aumento del valore dell’euro, come già accaduto ieri. Sarà da verificare se si andrà oltre quota 1,175 per esempio. Una prima barriera potrebbe essere a 1,178, ma un confine decisamente importante sarebbe quello di 1,18.

Più difficile che proprio il Giorno del Ringraziamento o nel Black Friday si possa avere una tendenza ribassista, in ogni caso a una prima barriera sarebbe a quota 1,1735, mentre quella decisiva sarebbe a 1,1692.

Cambio euro dollaro

Cambio Euro Dollaro, venerdì i verbali della FOMC della Federal Reserve

I verbali degli incontri del Federal Open Market Committee (FOMC) sono particolarmente importanti perchè offrono un resoconto dettagliato degli incontri di due settimane prima in materia di tassi di interesse da parte del Comitato. Sono le discussioni che portano alle decisioni della Federal Reserve, e i trader possono fare valutazioni sul futuro sulla base proprio degli interventi dei componenti.

Non sono previste sorprese nelle deliberazioni della Federal Reserve, appunto. Ma appare scontato che entro la fine dell’anno dovrebbe essere deciso un aumento del costo del denaro negli USA. Questo di solito porta a una rivalutazione della divisa. Ma in questo caso si pensa che tale decisione, così lungamente prevista, sia stata già scontata dal mercato.

E d’altronde come abbiamo sottolineato più volte, anche la BCE sta portando avanti una azione volta nel lungo termine a portare a un rafforzamento dell’euro, attraverso il tapering, ovvero la fine del Quantitative Easing.

Il tutto, però, in modo molto graduale e prudente. Non si prevedono quindi scossoni nel cambio in un prossimo futuro.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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