Pensioni, ultimissime: Ape social e precoci, pagamento arretrati in arrivo

Pubblicato il 6 Dicembre 2017 alle 12:38 Autore: Daniele Sforza
Pensioni, ultime notizie: pagamento arretrati Ape social a dicembre

Pensioni, ultimissime: Ape social e precoci, pagamento arretrati in arrivo.

Ultimissime notizie sul fronte pensioni, Ape social e precoci. Il presidente dell’Inps Tito Boeri, ha infatti assicurato il pagamento degli arretrati ai soggetti che hanno richiesto l’anticipo pensionistico. Intervistato al Gr1, Tito Boeri ha voluto garantire il massimo impegno per il pagamento degli arretrati nel mese di dicembre. Pagamento che sarà versato alla maggioranza degli aventi diritto per l’Ape sociale. Inoltre Boeri ha fatto chiarezza anche sull’erogazione delle mensilità sempre relative agli arretrati. Stando ai numeri delle domande accettate, come riporta QuiFinanza, sono state 15.493 le richieste accolte, comunque meno del 40% del totale. Per quanto riguarda il trattamento agevolato per i precoci, il numero delle domande accolte è stato ancora inferiore: 9.031, ovvero un 34% del totale.

Pensioni, pagamento arretrati Ape social e precoci: parla Boeri

Ecco cosa ha detto il presidente dell’Inps Tito Boeri ai microfoni di Gr1. “Stiamo facendo di tutto per riuscire a pagare gli arretrati a una buona parte degli aventi diritto a tali trattamenti entro il 2017. Pertanto, a dicembre dovremmo riuscire a pagare una buona parte degli arretrati alla maggioranza dei soggetti aventi diritto al trattamento per l’Ape social”.

Boeri ha chiarito anche la questione relativa agli aventi diritto all’Ape social a partire dal mese di maggio. In questo caso “si tratterebbe di un arretrato di otto mesi. Chi ha decorrenze più recenti”, ha concluso, “si troverà un arretrato per un numero minore di mesi”.

Pensioni: ultime notizie su età pensionabile

Al Gr1 Boeri si è anche soffermato sull’età del pensionamento, riferendosi ai dati Ocse. In particolare, si parla dei numeri Ocse, che decretano come l’età effettiva di pensionamento nel nostro Paese sia di 62 anni. Questo, per il presidente Inps, vuol dire una sola cosa: “Che tutte le possibilità che vengono date dalle norme per il pensionamento anticipato sono ampiamente utilizzate. Pertanto, in Italia, si va effettivamente in pensione a 62 anni, in media”. Vale a dire, 3 anni in meno rispetto alla media Ocse. In occasione di un convegno sul welfare, Boeri ha spiegato che l’Ocse “conferma quello che diciamo da tempo”. Ovvero? “Bisogna guardare all’età effettiva del pensionamento. È quella che conta”.

Pensioni e riforma Inps: quale futuro per Boeri?

Con la riforma dell’Inps il futuro di Tito Boeri sembra essere lontano dai vertici dell’istituto previdenziale. La riforma, in votazione in Parlamento, prevede infatti l’introduzione di un consiglio d’amministrazione e l’archiviazione del Consiglio di indirizzo e vigilanza. Se il Parlamento approverà tale riforma, come ha affermato Tiziano Treu a Repubblica, “l’attuale vertice decadrà in automatico”. Al governo toccherà decidere del destino di Boeri, la cui conferma alla presidenza, dichiara Treu, “risulta altamente improbabile”.

Sulla questione la risposta di Boeri non si è fatta attendere: “Il governo vuole liberarsi di me? Mi convochi il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi e mi informi che non c’è più fiducia o che il mio mandato è terminato. Seguirebbero subito le mie dimissioni”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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