Influenza 2018: picco in diminuzione, 8 milioni di casi in Italia

Pubblicato il 26 Gennaio 2018 alle 16:04 Autore: Daniele Sforza
Influenza 2018: picco in diminuzione

Influenza 2018: picco in diminuzione, 8 milioni di casi in Italia.

I casi di influenza 2018 non accennano a diminuire. Per ora è sfiorato il tetto delle 5 mila persone, ma alla fine della stagione potrebbero ammontare a quasi 8 milioni gli italiani costretti a letto dal virus. Si tratta di una stagione record, che ha superato quella del 2009-2010, e che può essere equiparata solo all’epidemia influenzale della stagione 2004-05. Questo è quanto ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco all’Ansa. La diffusione dell’influenza 2018 è stata capillare per molti aspetti. Tra questi una scarsa copertura vaccinale e la diffusione inaspettata del virus B Yamagata, non compreso nel vaccino trivalente, maggiormente somministrato rispetto a quello quadrivalente in cui il ceppo era presente.

Influenza 2018: il pericolo del virus A-H3N2

Il picco influenzale è stato superato, eppure c’è un “ma” da considerare. E che dipende prevalentemente da una variabile. Come ha riportato il Corriere, il direttore del dipartimento Malattie Infettive dell’Iss Giovanni Rezza ha spiegato che il numero di diagnosi influenzali resta attualmente ancora elevato. E a essere più colpiti sono soprattutto i bambini. I virus che hanno circolato maggiormente sono A-H1N1 e il già citato B Yamagata.

A essere poco diffuso è stato invece il virus A-H3N2, che però è stato protagonista in altri Paesi. Da qui il possibile allarme. “Qualora quest’ultimo virus cominciasse a circolare anche da noi ci potrebbe essere una coda più lunga per l’attuale stagione influenzale”. In parole povere, considerando tale eventualità, l’influenza 2018 potrebbe protrarsi per un più lungo periodo rispetto a quanto previsto.

Influenza 2018: picco in diminuzione

L’ultimo rapporto Influnet, che ha analizzato la terza settimana di gennaio, rivela come il picco sia comunque in diminuzione.

Il livello di incidenza in Italia nella terza settimana del 2018 si mantiene ancora a un livello di Alta Intensità, ed è pari a 13,1 casi per mille assistiti.

Comunque meno rispetto a 14,5 casi per mille assistiti registrati nella seconda settimana del 2018. I più colpiti sono sempre i bambini under 5, tra cui il livello di incidenza ammonta a 40,3 casi per mille assistiti. Il doppio rispetto ai 21,9 casi per mille assistiti presenti nella fascia di età 5-14 anni. Solo per i più piccoli, infatti, si registra un aumento piuttosto discreto di contagi, in particolar modo a causa della “riapertura delle scuole dopo le festività natalizie”. Diminuisce invece il numero dei giovani adulti e degli anziani colpiti, rispettivamente 11,1 e 5,8 casi per mille assistiti.

Nella settimana analizzata si sono riscontrati 794.000 casi, che sommati a quelli precedenti producono un totale di 4.728.000 casi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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