Visita fiscale Inps: obbligo reperibilità, quando scatta e info sull’orario

Pubblicato il 8 Febbraio 2018 alle 13:16 Autore: Daniele Sforza
Visita fiscale Inps: obbligo di reperibilità e info orario

Visita fiscale Inps: obbligo reperibilità, quando scatta e info sull’orario.

In merito alla visita fiscale Inps, è giunto il momento di fare il punto della situazione su obbligo di reperibilità e fasce orarie. Queste ultime alla fine non sono state uniformate per dipendenti pubblici e privati; ma restano comunque alcuni cambiamenti e novità riguardanti le visite fiscali per l’anno 2018. Le visite mediche infatti non sono più effettuate dall’Asl; ma dall’Inps. Questa novità è entrata in vigore a partire dal 1° settembre 2017. Dal 13 gennaio 2018 sono state introdotte le nuove regole ufficiali riguardanti la visita fiscale Inps. Andiamo a scoprirle.

Visita fiscale Inps: obbligo di reperibilità, quando scatta

Chi si assenta dal lavoro per malattia, che sia dipendente pubblico o dipendente privato, può essere sottoposto alla visita fiscale da parte dei medici dell’Inps. Tale controllo deve essere effettuato in certi orari. Che sono inclusi nelle cosiddette fasce di reperibilità, diverse però per dipendenti pubblici e privati. È durante questi orari che i lavoratori assenti per malattia possono essere chiamati a un controllo da parte dei medici dell’istituto previdenziale. La visita deve rispettare certi orari. E può essere ripetuta anche per due volte nella stessa giornata.

Il lavoratore dovrà farsi redigere un certificato medico dal proprio medico; in questo bisognerà inserire l’indirizzo ove farsi reperire nel caso di visite fiscali. Starà al medico inviare la copia del certificato all’Inps; mentre toccherà al dipendente inviare la copia dello stesso al proprio datore di lavoro, entro massimo 48 ore dall’assenza per malattia.

Visita fiscale Inps: info orari

Come abbiamo già anticipato, le fasce orarie di reperibilità sono differenti per dipendenti pubblici e privati. Nello specifico saranno di 7 ore per i dipendenti pubblici. E di 4 ore per i dipendenti privati. Durante queste fasce orario, il lavoratore assente per malattia è obbligato a farsi all’indirizzo comunicato sul certificato medico. Sarà proprio durante questi orari che potrebbe avvenire l’accertamento fiscale, che sarà effettuabile 7 giorni su 7, compresi fine settimana ed eventuali giorni festivi.

I dipendenti statali dovranno quindi farsi trovare di mattina dalle ore 9 alle ore 13 e di pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.

Diverso l’orario previsto per i dipendenti privati, obbligati a farsi trovare di mattina dalle ore 10 alle ore 12 e di pomeriggio dalle ore 17 alle ore 19.

Visita fiscale Inps: esenzioni e casi particolari

Solo in alcune eventualità è prevista l’esenzione dall’obbligo di reperibilità in quelle fasce orarie, come ad esempio nel caso di accertamenti specialistici stabiliti negli orari riservati alle visite fiscali. Tuttavia, l’assenza da quelle fasce orarie dovrà comunque essere tempestivamente comunicata dal lavoratore al proprio datore di lavoro.

Una questione a parte riguarda i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale. Nel nuovo decreto ministeriale, l’assenza a causa di infortunio sul lavoro non rientra tra i possibili casi di esenzione dall’obbligo di reperibilità. Tuttavia, a fare chiarezza sulla cosa, ci ha pensato lo stesso Inps con la comunicazione n. 3265 datata 9 agosto 2017.

Pur considerando l’attribuzione esclusiva all’Inps della competenza in materia di visite mediche di controllo sullo stato di salute dei lavoratori, l’Istituto ritiene di non poter procedere a effettuare accertamenti domiciliari medico legali richiesti dai datori di lavoro per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale, in quanto non può interferire con il procedimento di valutazione medico-giuridica di tali tipologie di eventi.

Inoltre,

Eventuali VMC che i datori di lavoro pubblici o privati dovessero chiedere per i propri dipendenti per i quali sia in corso l’istruttoria per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro/malattia professionale non possono essere disposte, salvo intervengano diverse interpretazioni e indicazioni da parte dei Ministeri competenti. Nel caso in cui la sussistenza di un’istruttoria per il riconoscimento di infortunio sul lavoro/malattia professionale dovesse emergere in sede di accesso del medico di controllo al domicilio del lavoratore, il medico non dovrà procedere alla visita di controllo, ma redigere verbale ove venga evidenziata tale circostanza.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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