Berlusconi assolto, Forza Italia più unita

Pubblicato il 19 Luglio 2014 alle 15:26 Autore: Carmela Adinolfi

Il giorno dopo la sentenza di assoluzione in appello per Silvio Berlusconi è tempo del rilancio di Forza Italia. Ieri, il partito si è ricompattato intorno al proprio leader, riabilitato almeno in parte da un’ inattesa sentenza con piena assoluzione, diversamente da quanto disposto, in primo grado, con la condanna a 7 anni per concussione e prostituzione minorile. Ora gli azzurri possono continuare a sedere al tavolo delle riforme con più tranquillità. E, magari, costringere il premier Renzi a concedere qualcosa in più in  cambio della fedeltà al Patto del Nazareno.

La priorità di Forza Italia torna ad essere la riforma della giustizia. Una necessità su cui convergono tutti i big del partito, almeno stando alle dichiarazioni di queste ultime ore. “Dopo la storica giornata di ieri occorre proseguire più convinti che mai sulla strada delle riforme, quelle istituzionali ma anche tutte quelle che servono ad impedire che ciò che accaduto in questi anni non accada più”, afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Fi, ai microfoni del Tg1. Più tardi, su Twitter, il fedelissimo azzurro, sferra il primo attacco al premier: ” Il Governo prevedeva crescita Pil 0,8%, per Bankitalia 0,2%. Da Renzi solo parole parole parole – scrive Toti – Servono fatti per far decollare la ripresa”. Di riforma della giustizia parla anche la senatrice Fi Manuela Repetti: “Dopo la sentenza di assoluzione del Presidente Berlusconi risulta ancor più evidente la necessità di una riforma della giustizia. Una riforma che non sia punitiva e intesa come rivalsa nei confronti della categoria della magistratura, ma che aiuti e renda più efficiente il lavoro dei tanti magistrati onesti, rigorosi,davvero indipendenti dalla politica”, spiega l’azzurra.

silvio berlusconi assolto e forza italia riparte dalle riforme

A fare quadrato intorno ad un probabile disegno di riforma della giustizia, a firma Fi, anche Daniele Capezzone: “L’assoluzione di Berlusconi è una grande notizia, ma resta l’indignazione per i tre anni precedenti che sono stati cattivi per la democrazia: quell’inchiesta nel 2011 ha spazzato via il governo eletto dal popolo”, ha ricordato Capezzone per il quale adesso “occorre riformare la giustizia e approvare la norma sulla responsabilità civile dei magistrati”. Di “temi programmatici” parla, invece, il frondista Raffaele Fitto. “L’impatto della sentenza – ha spiegato Fitto- non può che essere positivo non solo per FI ma per l’intero Paese”. “Adesso possiamo affrontare i temi programmatici con maggiore serenità”, ha continuato sostenendo di aver sentito telefonicamente Berlusconi stamattina. “Non abbiamo parlato di temi della politica, se l’avessi fatto, in un momento come questo, sarei da ricovero”, ha concluso.

Carmela Adinolfi

 

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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