Bersani insiste: “Dopo il sì al Senato, cambiare l’Italicum”

Pubblicato il 20 Luglio 2014 alle 12:17 Autore: Emanuele Vena
Bersani insiste: “Dopo il sì al Senato, cambiare l’Italicum”

La minoranza Pd ha detto chiaro e tondo che l’Italicum va cambiato alla luce della riforma del Senato. A ribadire il concetto ci ha pensato oggi Pier Luigi Bersani. “A questo punto la riforma del Senato si concluda sulla base del testo uscito dalla commissione Affari costituzionali, con gli aggiustamenti necessari. Dico però che, una volta disegnato il nuovo sistema bicamerale, occorrerà ridiscutere sulla legge elettorale della Camera” spiega l’ex segretario del Pd in un colloquio con L’Unità. “Se i senatori non sono eletti dal popolo, non è possibile che alla Camera restino le liste bloccate – prosegue Bersani – Per quanto mi riguarda, preferirei i collegi uninominali, ma se non è possibile trovare un consenso su di essi, non c’è alternativa alle preferenze”. L’ex segretario del pd chiede però altri cambiamenti sull’Italicum: “Le liste civetta vanno eliminate, e la soglia di sbarramento non può che essere unica, valida per tutti allo stesso modo. Dobbiamo costruire un sistema coerente. Perchè così, lo dico fin d’ora, io non ci sto”.

bersani mentana

Sulla legge elettorale, continua Bersani, “bisogna cominciare a discutere dal Pd. La principale responsabilità grava su di noi. Se domani qualcuno dovesse rimproverarci di aver rifatto il Parlamento dei nominati, non ci salveremo certo dicendo che la colpa non è nostra, ma di Berlusconi che ce l’ha impedito”. Si poi sofferma sull’esecutivo: “Il governo ha messo in cantiere riforme importanti. Ma c’è un obiettivo che le riassume tutte: il lavoro. Occorre ricreare lavoro. È questa la priorità delle priorità. Alla fine saremo giudicati sul lavoro e da qui dipenderà il successo”. Renzi, conclude, “è stato bravo, ma resto convinto che il Pd sia un’impresa collettiva e non il partito di un leader solitario. I partiti personali nascono e muoiono seguendo la parabola del capo. Ne abbiamo visti tanti in questi anni. Il Pd è diverso. È il partito riformista del ventunesimo secolo”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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