Pensioni ultime notizie: abolizione Riforma Fornero, M5S è cauto

Pubblicato il 10 Aprile 2018 alle 07:30 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: abolizione riforma Fornero, M5S cauto

Pensioni ultime notizie: abolizione Riforma Fornero, M5S è cauto.

L’economista Pasquale Tridico è stato designato da Luigi Di Maio come possibile ministro del welfare in un eventuale governo a 5 Stelle. Sul fronte pensioni ultime notizie riportano proprio le sue dichiarazioni, rilasciate qualche giorno fa a Radio Capital. Tridico ha toccato diversi temi, tra cui la ormai arcinota proposta di abolire la riforma Fornero. E qui è giunta una conferma di quanto anticipato nelle scorse settimane. Sull’abolizione della Fornero, infatti, il M5S comincia ad assumere posizioni più caute, senza però disdegnare alternative costruttive in merito.

Pensioni ultime notizie: Tridico (M5S) sulla riforma Fornero

L’abolizione della riforma Fornero continua a essere al centro del dibattito politico e sociale. Le ultime dichiarazioni a riguardo le ha rilasciate l’economista Pasquale Tridico a Radio Capital. Tuttavia non si parla più apertamente di abolizione e la posizione in merito comincia a essere più cauta. Questo non significa che vi sia un’idea di controriforma, ma più leggera rispetto ai toni usati in campagna elettorale. E proprio cautela predica Tridico sul tema.

Allo studio ci sono delle soluzioni che consentirebbero l’uscita flessibile dal mercato del lavoro. Di quali soluzioni si parla? Tridico ha spiegato di voler applicare “a ogni lavoratore un coefficiente di usura che favorisca la flessibilità in uscita dal mercato del lavoro”. Si andrebbe così a delineare una mappa di categorie di lavori, ciascuno dei quali avrebbe un coefficiente di usura. Insomma, qualcosa di più rispetto all’estensione delle categorie dei lavori gravosi.

Pensioni ultime notizie: “In pensione con 40 anni di contributi”

Resta comunque un punto fermo sul tema previdenziale. “Chi ha versato 40 anni di contributi potrà andare in pensione a 60 anni”. Tuttavia questa soluzione potrebbe non risultare vantaggiosa per tutti. Soprattutto per coloro i quali hanno cominciato a lavorare in età molto giovane. Con 40 anni di contributi, infatti, tali soggetti non raggiungerebbero comunque i 60 anni per accedere alla pensione. Una penalizzazione che potrebbe creare più di qualche malumore.

Tridico ha infine ribadito la possibilità di bloccare per qualche anno il meccanismo dell’aumento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita. Ma si tratterebbe di un blocco solo temporaneo, visto che tale meccanismo verrebbe reintrodotto con i già citati coefficienti di usura.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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