Sondaggi elettorali Germania: l’opposizione e la nuova leadership fanno bene ai Verdi

Pubblicato il 28 Aprile 2018 alle 15:11
Aggiornato il: 30 Aprile 2018 alle 00:18
Autore: Emanuele Vena
sondaggi elettorali germania - la leader dei Verdi Annalena Baerbock

Sondaggi elettorali Germania: l’opposizione e la nuova leadership fanno bene ai Verdi

Buon momento di forma dei Verdi, in un quadro generale sostanzialmente cristallizzato. E’ ciò che emerge dall’analisi degli ultimi sondaggi elettorali condotti dai principali istituti demoscopici di Germania.

Sondaggi elettorali Germania: consenso invariato per la Große Koalition

La nascita del nuovo governo di Große Koalition tra CDU ed SPD ha immobilizzato i rapporti di forza tra i due partiti. La formazione guidata dalla Cancelliera Angela Merkel si conferma poco sotto il 33%, stesso dato del mese scorso nonché delle ultime elezioni del settembre scorso. Un consenso che dunque per i democristiani resta solido e notevole, in attesa delle prime mosse concrete del nuovo esecutivo. Invariato resta anche il dato della SPD, che ha frenato l’emorragia che ne ha segnato sia il dato alle urne che il consenso registrato nelle settimane successive. Al momento i socialdemocratici si confermano poco sopra il 18%, in attesa di capire gli effetti della nuova leadership di Andrea Nahles, la prima presidente donna per la SPD, chiamata a cancellare gli effetti della disastrosa parentesi targata Schulz.

Sondaggi elettorali Germania - intenzioni di voto a fine aprile 2018

Sondaggi elettorali Germania: i Verdi sfondano quota 12%

Spostando l’attenzione sulle principali formazioni minori, esente da variazioni risulta anche il consenso dell’estrema destra AFD, che resta il terzo partito confermando il 13.6% registrato a fine marzo, 2 punti in più rispetto alle elezioni. Leggero calo invece per i Liberali FDP e la Sinistra Die Linke, che arretrano di qualche decimo. Ad approfittare di ciò sono soprattutto i Verdi (GRÜNE), che crescono di 8 decimi e tornano sopra quota 12% dopo quasi 2 anni. Il passo avanti è di assoluto rilievo, se rapportato al dato registrato alle ultime elezioni: +3.2% rispetto a settembre scorso.

Se a favorire il dato positivo del mese scorso sembra essere stato l’atteggiamento costruttivo mostrato dagli ecologisti durante le trattative (fallite) per la creazione di un governo Jamaica Koalition (CDU-FDP-Verdi), ad incrementare ulteriormente il consenso dei GRÜNE potrebbe aver contribuito la posizione di netta contrarietà con riferimento ad un’eventuale partecipazione tedesca ai bombardamenti in Siria promossi da Stati Uniti, Regno Unito e Francia e ad una nuova escalation militare in Medio Oriente. Tutti aspetti che sul medio periodo sembrano premiare la freschezza della nuova linea giovane del partito, che a gennaio scorso ha visto la nomina a presidenti di Robert Habeck ed Annalena Baerbock, rispettivamente 48 e 37 anni. Una rinnovata leadership che mira a rafforzare la coesione all’interno di un partito piuttosto diviso negli ultimi anni. Che ora punta a diventare la principale formazione di opposizione al nuovo capitolo di larghe intese recentemente inaugurato dal Paese.

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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