Serie A: E’ stato un pazzo weekend da scudetto. L’analisi

Pubblicato il 30 Aprile 2018 alle 11:00 Autore: Lorenzo Annis
Serie A: un pazzo weekend da scudetto

Serie A: E’ stato un pazzo weekend da scudetto. L’analisi

Questo weekend di Serie A ce lo porteremo dietro per tanto, troppo tempo. Volenti o nolenti.

In quasi ventiquattro ore abbiamo assistito a tutto quello a cui potevamo assistere, dalle polemiche alle sorprese, dai cartellini rossi agli autogol, passando per una tripletta e un colpo di testa che forse chiude ogni possibilità di ribaltone.

Serie A: l’Inter recrimina, la Juve non brilla ma vince

Il “Derby d’Italia” di sabato sera ha visto accadere di tutto.

Ma a noi l’arbitraggio non interessa, preferiamo analizzare la partita in sé.

L’Inter parte timorosa, la Juve alza il pressing e trova il vantaggio alla prima occasione capitatagli. Douglas Costa si carica sulle spalle i compagni ed insacca l’1-0 dopo esser stato lasciato libero di concludere da Candreva.

I meneghini restano in dieci subito dopo e la partita si fa sempre più tesa: i nerazzurri si schiacciano, i bianconeri si alzano ma non fanno male.

Al secondo tempo la svolta in un quarto d’ora.

Icardi prima e l’autorete di Barzagli poi indirizzano il match in favore dei padroni di casa, che stoicamente alzano sempre di più il baricentro nonostante l’inferiorità numerica.

Allegri cambia, entra Dybala poco prima del 2-1 e la “Joya” da quel tocco d’imprevedibilità e pericolosità che tanto era mancata nella prima ora di gioco ai bianconeri.

L’Inter torna a schiacciarsi, le forze vengono definitivamente a meno e lo scellerato ingresso in campo di Santon nei minuti finali traghetta la Juve al ribaltamento del risultato nel giro di due minuti a ridosso del novantesimo.

La squadra di Spalletti esce comunque a testa alta dalla sfida ma vede il treno Champions allontanarsi forse definitivamente anche quest’anno.

Allegri non riesce più a far esprimere ai suoi un gioco continuo ed impositivo ma la fame di Scudetto della sua squadra fa sì che anche nei momenti di difficoltà vengano date delle forti risposte.

Sono i tre punti più importanti di tutta la stagione.

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Serie A: il Cholito scatenato dal paradosso Koulibaly

Il Napoli scende in campo in casa della Fiorentina nella seconda trasferta consecutiva, dopo quella vittoriosa in casa della Juventus.

Otto minuti e il sogno Scudetto si interrompe bruscamente.

Koulibaly stende Simeone, rigore e giallo.

Ma il VAR corregge Mazzoleni: il fallo è avvenuto fuori area e di conseguenza si tratta di punizione dal limite ed espulsione per l’eroe dello “Stadium” della scorsa domenica.

La Fiorentina aveva già iniziato bene e di lì a poco trova il vantaggio grazie a Simeone, abile a sfuggire alla marcatura della difesa partenopea ed a insaccare il vantaggio per i suoi.

Il Napoli perde la bussola, la partita si fa nervosa e l’inferiorità numerica, come accaduto la sera precedente all’Inter, si fa sentire.

Le occasioni latitano e Mertens è ancora una volta abbondantemente insufficiente e fuori partita.

La Fiorentina trova la doppietta del suo numero nove nella ripresa che spedisce il Napoli al tappeto.

Da lì in poi per i partenopei solo assalti all’arma bianca nulli che portano Sportiello a vivere una serata assai tranquilla e quasi inoperosa.

Nel recupero arriva anche la tripletta del “Cholito”, instancabile come i suoi compagni per tutta la durata del match.

Dopo questo weekend l’accostamento Simeone/Scudetto si rivela nuovamente decisivo sedici anni dopo.

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Serie A: le conclusioni. Alla Juventus non resta che amministrare, al Napoli sperare

Mancano soli 270 minuti al termine di questa pazza corsa, e la Juve si ritrova nuovamente con i favori del pronostico dopo sette lunghi giorni.

Il Napoli potrebbe essere arrivato alla deriva: ormai non dipende solo da loro.

Bologna, Sampdoria, Roma, Torino, Verona, Crotone: questo è il cammino intrecciato di bianco, nero e azzurro.

Tre weekend, venti giorni, duecentosettanta minuti, nove punti.

Resta solo questo dopo 35 giornate ricche di ribaltoni, polemiche, confronti accesi e chi più ne ha più ne metta.

Comunque vada, come detto all’inizio, sappiamo solo che ci ricorderemo di questi due giorni appena trascorsi ancora molto a lungo.

E sicuramente stavolta non potremo dire di esserci annoiati in questa stagione.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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