Giro d’Italia, i voti dei primi nove giorni. Top Yates, flop Froome

Pubblicato il 14 Maggio 2018 alle 11:30 Autore: Cesare Fabrizi
Giro d'Italia 2019

Giro d’Italia, i voti dei primi nove giorni. Alla 101° edizione della corsa rosa siamo arrivati al secondo giorno di riposo: qualcosa si sta muovendo in classifica generale e molti atleti si sono già messi in evidenza. Andiamo a dar loro un voto.

Gli uomini di classifica del Giro d’Italia 218

Simon Yates, voto 10: ora come ora è il più forte e ha anche una squadra che lo supporta. Si è difeso egregiamente nella prima tappa, chiudendo piazzato, è arrivato secondo sull’Etna, lasciando la vittoria al compagno di squadra Chaves; ha trionfato sul Gran Sasso, staccando tutti in volata. Il rischio è che la condizione cali col passare dei giorni, anche perchè non ha mai fatto grandissimi risultati nelle corse a tappe di tre settimane. Nella cronometro di oltre 30 km di Rovereto, completamente pianeggiante, potrebbe pagare da Dumoulin e Froome; di certo deve attaccare ancora, dato che ha un vantaggio risicato sugli inseguitori.

Esteban Chaves, voto 9: La vittoria in cima all’Etna e la seconda piazza in classifica sono una bella rivincita per il colombiano della Mitchelton Scott. Bisognerà vederlo nella cronometro di Rovereto, terreno tradizionalmente ostile a lui, ma in ogni caso un piazzamento quantomeno sul podio sembra possibile e il fatto di essere nella stessa squadra della maglia rosa può rivelarsi un vantaggio. Sarà curioso vedere come l’ammiraglia della sua squadra gestirà il fatto di avere due corridori nelle primissime posizioni della generale.

Tom Dumoulin, voto 8,5: l’olandese, campione in carica, è stato grandioso nella crono di Gerusalemme, vincendola, e si è difeso bene sull’Etna. Sul Gran Sasso però è arrivato ottavo, perdendo secondi da corridori più forti di lui in montagna, e questo non risulta un problema per la sua attuale classifica, però potrebbe significare un punto debole tale da fargli perdere molto su ascese più ripide come lo Zoncolan e il Colle delle Finestre. A vantaggio suo gioca la cronometro di Rovereto, dove può infliggere distacchi pesanti a tutti i diretti avversari. Per il poco che si è visto finora è l’avversario più duro per Yates.

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Thibaut Pinot, voto 8: Il francese in salita è stato il migliore dopo i due della Mitchelton Scott. Ha limitato i danni nella prima tappa, poi, sull’Etna e sul Gran Sasso, è stato uno dei più brillanti. Dal corridore della FDJ ci si aspetta molto sulle scalate più impegnative, data la sua natura da scalatore puro e la sua indole di attaccante nato. Lui punta molto in alto, bisognerà vedere come si difenderà nella seconda cronometro.

Richard Carapaz, voto 8: l’ecuadoriano della Movistar è la sorpresa più bella fino ad ora di questo Giro: ha trionfato a Montevergine con una grande azione, ha ipotecato la maglia bianca di miglior giovane ed è sesto in classifica generale. Il podio è tutt’altro che lontano, bisognerà vederlo nella terza settimana.

Domenico Pozzovivo, voto 7,5: il lucano della Bahrain Merida è il miglior italiano del Giro d’Italia in classifica generale, è 5° a 57” da Yates, e in salita è parso uno dei più forti. A 35 anni punta al primo podio in un Grande Giro: se tiene anche nei prossimi giorni questo rendimento in salita e nella seconda cronometro si difenderà bene come nella prima (a Gerusalemme è arrivato nono) questo risultato sarà possibile.

Miguel Angel Lopez, voto 5: il colombiano dell’Astana è stato deludente fino ad ora; nonostante la sua squadra abbia lavorato per lui, in salita non è stato incisivo come suo solito(a Santa Ninfa ha perso addirittura più di 40” dai primi) e a cronometro ha faticato. Se non cambia subito marcia, il podio sarà molto difficile (è a più di 2′ da Yates).

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Chris Froome, voto 4: arriviamo a una delle due più grandi delusioni di questi primi 9 giorni di corsa. Il Kenyano bianco non ha fatto la differenza nella prima cronometro come suo solito(è arrivato solo 21°) ed ha perso più di un minuto sul Gran Sasso. Attualmente è 11°, a 2′ 27” da Yates. Va bene che è caduto nella ricognizione della prima tappa, ma la condizione non è parsa per nulla buona. Il tempo per recuperare c’è, anche perchè è un eccellente cronoman, però dovrà inventarsi qualcosa, cosa che è stato costretto a fare poche volte negli ultimi anni nelle corse a tappe.

Fabio Aru, voto 4: il sardo della UAE Emirates è, insieme a Froome, la grande delusione del Giro d’Italia, fino a questo momento: malissimo nella prima cronometro, ancora peggio sul Gran Sasso. Ora è 15° a 2’36” da Yates. Dovrà attaccare sulle prossime salite, cosa che aveva promesso prima dell’avvio della corsa; però, la condizione del campione d’Italia non sembra per nulla buona e nella cronometro di Rovereto può pagare dazio ai corridori più adatti di lui a quel genere di prove.

Gli altri – gli outsider – del Giro d’Italia 2018

Un 8,5 va dato a Elia Viviani: il corridore della Quick Step ha vinto con due splendide volate la seconda e la terza frazione ed è stato battuto in volata solo nella 7° tappa dall’irlandese Sam Bennett(voto 7,5). Il veronese è anche il leader della classifica a punti; non ha un voto più alto solo perchè la concorrenza per le volate è molto bassa.

Voto 7 a Tim Wellens ed Enrico Battaglin, vincitori con due splendide azioni da finisseur di una tappa ciascuno. Bene Rohann Dennis, secondo nella prima crono e che ha indossato la maglia rosa(voto 6,5).

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