Della Valle contro le riforme: “La Costituzione non si cambia a spallate”

Pubblicato il 31 Luglio 2014 alle 09:50 Autore: Emanuele Vena
diego della valle, denis verdini

“La Costituzione è stata scritta da persone come Einaudi, non la facciamo cambiare dall’ultimo arrivato che seduto in un bar con un gelato in mano decide cosa fare. Su queste cose bisogna stare molto attenti”. A denunciarlo è il capo di Tod’s – nonché presidente onorario della Fiorentina – Diego Della Valle, in una breve intervista concessa al ‘Fatto Quotidiano’, a margine di una conferenza stampa a Roma per i lavori di restauro del Colosseo.

BASTA POLITICHESE – Per Della Valle da troppi giorni si parla “di cose che non spostano di una virgola il futuro del Paese, di cose che non portano nessun beneficio sotto l’aspetto delle strategie industriali, di cose che non portano nessun occupato in più, che non danno nessuna certezza ai giovani per trovare un lavoro”. Bisognerebbe quindi finirla con il politichese ed “occuparsi delle famiglie italiane che hanno più bisogno, parlare di sicurezza, di lavoro, di giovani e di cultura”.

diego della valle

NIENTE SPALLATE – Intervistato dal quotidiano ‘Repubblica’, Della Valle riprende i concetti già espressi. La Costituzione è modificabile “ma non a spallate”. Ed è una legge fondamentale con un’anima, quella che – secondo Della Valle – manca al progetto di riforma in atto. Sui protagonisti del percorso di riforme, l’imprenditore mantiene un giudizio tranciante: “la Costituzione non la può riscrivere uno come Verdini, perchè secondo me lui non si trova nelle condizioni di potersi proporre come uno che sostituisce Einaudi”. E a proposito del famoso Patto del Nazareno, Della Valle esprime forti perplessità: “non mi ha convinto affatto. Perchè stando a quello che si dice di quell’accordo, quelli che non vorremmo più alla guida del Paese si stanno organizzando per blindarsi ancora una volta. E allora, dov’è la discontinuità?”.

CAMBIARE PRIORITA’ – Per Della Valle bisognerebbe cambiare l’ordine delle priorità, anche in virtù dell’intenzione di far durare il governo sino a fine legislatura o quantomeno per altri tre anni. Senza voto imminente “ci si può mettere anche un pò più di tempo a fare la legge elettorale e intanto occuparsi della situazione economica del Paese, che non può aspettare”, è il pensiero dell’imprenditore. Che aggiunge: “oggi la priorità assoluta ce l’ha l’economia. Perciò mi auguro che Renzi, a settembre, presenti un vero piano di sviluppo industriale, facendoci capire in che direzione andiamo”. Tanti i nodi da sciogliere il prima possibile, a partire dalla semplificazione burocratica. Con una squadra – quella che affianca il premier – che, secondo Della Valle, avrebbe “bisogno di alcuni rinforzi”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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