Pamela Mastropietro: lo zio e la madre ‘Proseguire indagini’. La protesta

Pubblicato il 26 Giugno 2018 alle 18:57 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Pamela mastropietro

 Pamela Mastropietro: lo zio e la madre ‘Proseguire indagini’. La protesta

L’associazione Esistenza Ora ha accompagnato la madre e lo zio di Pamela durante un sit in di protesta, tenutosi durante la giornata di ieri a Macerata; dinanzi alle porte della Domus San Giuliano, dove si stava tenendo un consiglio riguardante il tema dell’immigrazione.

I familiari della diciottenne, uccisa il 29 gennaio scorso, si sono ritrovati lì, con le bocche imbavagliate da un nastrino rosso, per manifestare il loro dissenso nei confronti della chiusura delle indagini.

Alessandra Verni e suo fratello Marco erano lì per chiedere giustizia e per ricordare a tutti la figura di Pamela, giovane ragazza che desiderava tanto vivere; ma che invece è stata messa a tacere per sempre.

Pamela Mastropietro: scomparsa e ritrovamento del corpo

Dallo scorso 30 gennaio ad oggi, il movente e le reali cause della morte di Pamela non sono ancora venuti alla luce. Continuerà, dunque, la loro battaglia per la verità contro la barbarie, così come l’ha definita lo zio della vittima.

Pamela Mastropietro era scomparsa a Macerata la sera del 29 gennaio, dopo essere fuggita dal centro di recupero per tossicodipendenti dove era ricoverata. Non si sa ancora come e quando abbia incontrato Innocent Oseghale, primo indagato per la sua morte. Il corpo della ragazzina era stato ritrovato il giorno seguente, fatto a pezzi e nascosto in due trolley.

Segni evidenti del passaggio della ragazza, tracce di sangue e frammenti ossei, erano stati invece scoperti dai Ris sul terrazzo della Villa di Oseghale, ventinovenne di origine nigeriana; l’ultima persona ad averla vista viva.

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Pamela Mastropietro: le indagini e le conclusioni

Oseghale viene così, circa tre mesi dopo, arrestato per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere.

Insieme al nigeriano, vengono indagati e arrestati per favoreggiamento altri tre suoi connazionali, Lucky Desmond e Awelima Lucky. Dopo aver convalidato il fermo per Oseghale, l’autopsia chiarirà che Pamela è morta a causa di un violento colpo infertole alla nuca e ben due coltellate al torace.

Non è ancora chiaro, invece, se la ragazzina abbia subito violenza sessuale prima di essere sventrata e fatta barbaramente a pezzi

Maria Iemmino Pellegrino

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L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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