Tribunale dell’inquisizione: cos’era e quando è stato soppresso

Pubblicato il 18 Luglio 2018 alle 10:50 Autore: Tommaso Lolli
Tribunale dell'inquisizione

Tribunale dell’inquisizione: cos’era e quando è stato soppresso.

Giordano Bruno, Galileo Galilei, Cecco d’Ascoli, Giovanna d’Arco, Pierre De Bruys e Fra Dolcino. Cosa accomuna tali personaggi storici illustri? Ognuno di loro visse in epoche diverse rispetto agli altri, eppure un filo conduttore intercorre tra di loro. Un filo che ancora oggi è presente sotto forma di istituzione ecclesiastica. La risposta esatta è l’Inquisizione. Un tribunale cattolico il cui compito era reprimere ed estirpare l’eresia.

Ma che tipo di eresia? L’eresia poteva variare a seconda delle tesi supportate da ciascun processato. Una teoria non conforme alle sacre scritture o alle credenze stabilite nel passato (come la visione dello spazio di Aristotele) riguardanti scienza e religione potevano essere bollate come eretiche. Il caso più enigmatico è proprio quello riguardante Galileo Galilei, ma non fu l’unico.

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Tribunale dell’Inquisizione: cos’era

Ma cosa era in realtà l’Inquisizione? Oggigiorno quando si parla di Inquisizione è credenza comune che questa fosse una istituzione promossa dal Capo della Chiesa (il Papa) per punire le eresie e che fosse un tribunale centralizzato nella figura del pontefice. Eppure non è così.

La storiografia moderna ammette il fatto che, ovviamente, il tribunale dell’Inquisizione venisse creato dal Papa ma sotto espressa richiesta da parte di un sovrano straniero. Ed è così che nacquero l’Inquisizione Spagnola e quella Portoghese (le più famigerate e le più cruenti) desiderate dai monarchi dei Regni iberici, attraverso il cui utilizzo Spagna e Portogallo si sarebbero assicurate la conversione delle popolazioni sottomesse durante la loro espansione coloniale.

Solamente il Santo Uffizio, ovvero il tribunale dell’inquisizione italiana, fu promosso dal pontefice per tentare di contrastare l’espansione della riforma protestante con l’emanazione della bolla papale “Licet ab initio” di Paolo III nel 1542. Pertanto si può affermare che tali istituzioni in realtà fossero decentrate in ambito giuridico, rispondendo direttamente ai sovrani regnanti nei Paesi in cui erano stati istituiti, mentre spiritualmente rispondevano alla figura del Papa essendo esso il Capo della Chiesa. Nel caso dell’Inquisizione Romana le figure coincidevano.

Tribunale dell’Inquisizione: quando è nato

Stabilire una data di nascita dell’Inquisizione cattolica non è affatto facile. Difatti, anche prima che un tale tipo di tribunale venisse istituito, la Chiesa Cattolica doveva già confrontarsi con diverse tipologie di eresia, basti pensare al caso di Ario, fondatore dell’arianesimo e bollato come eretico.

Inoltre parlare di lotta all’eresia significa anche citare le crociate, le quali erano combattute contro intere organizzazioni eretiche (gli Imperi Arabi) che per di più possedevano i territori in cui il cristianesimo era nato. Persino l’Impero Romano d’Oriente era considerato eretico data la sua religione di stampo ortodossa.

Storicamente, però, il primo tribunale inquisitorio venne istituito da Papa Lucio III, supportato da Federico Barbarossa durante il Concilio di Verona del 1184 ca. Tale istituto venne poi perfezionato dai Papi che salirono sul trono di San Pietro, fino a quando non venne “testato” su larga scala per cercare di reprimere il primo movimento eretico che stava iniziando a discutere la fede cattolica: il movimento cataro, il quale si sviluppò nella Francia Meridionale e nell’Italia Settentrionale.

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Il Tribunale: il caso sulla tortura

Portare un uomo ad abiurare le proprie credenze non era facile. L’animo umano porta gli essere umani nella convinzione che ciò in cui credono sia giusto a prescindere dalle teorie e dalle prove che vengono poste innanzi agli occhi. Una delle basi necessarie allo studio della Scienza Politica è sapere che quando è impossibile esercitare potere su una persona, in questo caso convincerlo che il suo credo sia sbagliato, l’unico strumento che rimane è l’uso della violenza.

Esistono vari tipi di violenza, non solo quella fisica. Si può esercitare violenza tramite l’utilizzo di minacce, ricatti e via dicendo. Ma se la violenza non fisica non dovesse bastare allora si fa utilizzo di quella fisica e quando si parla di Inquisizione è imprescindibile non pensare alla tortura. L’uso della tortura all’interno dei tribunali inquisitori venne istituito nel 1252 con la bolla “Ad extirpanda” introdotta da Papa Innocenzo IV. 

L’uso della tortura venne ampiamente utilizzato durante i processi. L’esempio più importante è proprio quello della “Caccia alle Streghe” in cui un numero non ben definito di donne vennero torturate e uccise. Il tribunale dell’Inquisizione aveva anche l’autorità di condannare a morte i processati e qui non è possibile non citare Giordano Bruno. 

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Tribunale dell’Inquisizione: La Chiesa e la religione

Nel mondo medievale l’Inquisizione assunse un ruolo importantissimo; difatti divenne la più strenua difenditrice delle teorie cattoliche. La religione, negli anni del Medioevo, era il pilastro più importante all’interno della società. Per la Chiesa accettare teorie diverse da quelle già citate all’interno delle sacre scritture non significava mettere in discussione idee, ideologie e teorie di apostoli, studiosi cattolici e santi ammettendo pertanto che tali presupposti quindi erano sbagliati ed infondati e che quindi le credenze secolari e ormai entrate nella vita quotidiana di ognuno fossero in realtà non veritiere.

Accettare una cosa del genere significava mettere in pericolo la vita stessa del mondo cattolico. L’Oscurantismo della Chiesa non era diretto solo a bloccare tali teorie perché non conformi con i precetti, ma soprattutto per difendere la Chiesa stessa dalla distruzione.

Pertanto, la Chiesa andava difesa in ogni modo possibile, ricorrendo persino a omicidi e torture. L’esempio più esplicativo sarebbe la riforma protestante, la quale aveva messo in ginocchio Roma e quasi portata alla sua implosione in quanto si andava ad affermare una religione parallela a quella cattolica. Se la verità è una sola, come mai esiste il protestantesimo ed il cattolicesimo? Oggigiorno, nella società moderna a tale differenza non facciamo nemmeno caso, ma 400 anni fa rischiava di diventare uno degli eventi storici più importanti: la fine del cattolicesimo.

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Tribunale dell’Inquisizone: la congregazione per la dottrina della fede

La secolarizzazione e le teorie nazionali iniziarono a far assumere alla religione un ruolo di secondo piano. Pertanto, molti Stati cominciarono a sradicare tale istituzione dai loro confini. Invece, nello Stato Pontificio tale istituzione, il Santo Uffizio (il tribunale che costrinse Galileo ad abiurare le sue teorie), rimase attivo, anche senza applicare torture e omicidi, fino al 1908 quando poi venne riformato. All’interno dei confini dello Stato del Vaticano a Roma, ancora oggi, è presente un organismo che ha le sue radici nel Sant’Uffizio dell’Inquisizione e il cui compito è tutelare la dottrina della Chiesa Cattolica: Congregazione per la dottrina della fede.

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