L’attacco di Caselli a Berlusconi: “Sulla giustizia difficile fare patti con un condannato”

Pubblicato il 7 Agosto 2014 alle 12:56 Autore: Daniele Errera

Il ministro Orlando, pochi giorni fa, aveva affermato che la riforma della giustizia si farà anche con l’aiuto dell’opposizione. Parole che però hanno creato qualche malumore a sinistra e nelle ambienti giudiziari. Tra le fila dell’opposizione c’è infatti un certo Silvio Berlusconi che con la giustizia ha qualche conto in sospeso. E sono in molti a pensare che scrivere la riforma con un condannato non sia la migliore delle soluzioni possibili. Tra questi l’ex procuratore di Torino, Giancarlo Caselli che in un’intervista a Repubblica, afferma: “Riconosco al ministro Orlando una autentica volontà riformatrice e penso che questo sia un buon punto di partenza. Constato che si deve muovere in un contesto non incoraggiante, con un governo che ha sottoscritto un patto con il signor Berlusconi nonostante i suoi problemi con la giustizia. Berlusconi che in vent’anni di attività politica ha cercato di sottrarsi sistematicamente alla giurisdizione e ha altrettanto sistematicamente oltraggiato la magistratura fino a definirla un cancro da estirpare”.

Giancarlo Caselli

Il problema principale della giustizia sono i tempi lunghissimi. Vogliamo ridurli drasticamente? Non c’è che una strada: l’abolizione del processo di appello”, afferma Caselli. “Nei tribunali c’è un arretrato di 9 milioni di cause, un macigno gigantesco. Per sollevarlo sarebbe necessario abolire il grado di appello: smaltire quelli arretrati in due anni e arrivare a un sistema con un solo grado di giudizio. In tutti i paesi con il rito accusatorio come quello italiano – spiega – il giudizio di appello di fatto non esiste. Se noi liberassimo i giudici di appello, potremmo utilizzarli per il primo grado e la giustizia italiana diventerebbe molto più rapida”.

 

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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