Aliquote Irpef 2019: scaglioni ridotti e reddito innalzato. Cosa cambia

Pubblicato il 29 Agosto 2018 alle 01:31 Autore: Daniele Sforza
Aliquote Irpef 2019 e detrazioni fiscali: cosa cambia

Aliquote Irpef 2019: scaglioni ridotti e reddito innalzato. Cosa cambia.

Scaglioni reddito Irpef 2019, come cambiano


In arrivo importanti novità nel 2019 sulle aliquote Irpef. Potrebbero infatti essere ridotte a 3 le aliquote e gli scaglioni attualmente vigenti. La Legge di Bilancio 2019 è prossima alla discussione e il governo ha puntato ad alcune priorità principali; promesse fatte in campagna elettorale che dovrebbero diventare realtà, o essere in procinto di diventarlo. Quota 100 (ma con limiti), reddito e pensione di cittadinanza, flat tax (inizialmente “mini”). Tutto questo partirà dalla riforma dell’Irpef, dalla trasformazione del bonus Renzi da 80 euro, dalla profonda revisione delle detrazioni. Ecco cosa raccontano le ultime voci in merito.

Aliquote Irpef e scaglioni: come cambieranno nel 2019

Tra pace fiscale, flat tax, reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni si comincia a parlare di proposte e di progetti. Con ancora qualche elemento poco chiaro, ovviamente, ma nelle settimane a venire si potrebbe parlare anche di numeri certi e fornire altre informazioni base sulle nuove misure. Sta intanto facendo già discutere la possibile riforma dell’Irpef che andrebbe a ridurre il numero degli scaglioni e delle aliquote Irpef attualmente vigenti. A oggi, infatti, le imposte sui redditi si possono riassumere in questa tabella.

Scaglioni Aliquota Imposta
Fino a 15 mila euro 23% 23%
Da 15.001 a 28 mila euro 27% 3.450 euro + 27% del reddito eccedente i 15.000 euro
Da 28.001 a 55 mila euro 38% 6.969 euro + 38% sul reddito eccedente i 28 mila euro
Da 55.001 a 75 mila euro 41% 17.220 euro + 41% sul reddito eccedente i 55 mila euro
+75 mila euro 43% 25.420 euro + 43% sul reddito eccedente i 75 mila euro

La riforma dell’Irpef 2019 dovrebbe prevedere un accorpamento del primo e del secondo scaglione e di conseguenza del secondo e del terzo. Il risultato che verrebbe fuori sarebbe il seguente.

Scaglioni Aliquota
Fino a 28 mila euro 15-25%
Da 28.001 a 75 mila euro 26-35%
+75 mila euro 43%

Naturalmente la tabella sopra riportata è più scarna di quella attuale e ancora imprecisa. Ad esempio ancora non sono chiare le variazioni di aliquota in base allo scaglione. La riduzione così stabilita sarebbe comunque leggermente inferiore nei primi due scaglioni, mentre l’aliquota per i redditi oltre 75 mila euro resterebbe immutata.

Per considerare le variazioni di aliquote potrebbe essere utile prendere in esame la vecchia proposta del Movimento 5 Stelle. Questa prevedeva una no tax area pari a 10 mila euro. Di seguito un’aliquota del 23% fino a 28 mila euro; del 37% fino a 100 mila euro; infine, del 42% fino a 100 mila euro.

Volendo estendere la flat tax anche alle persone fisiche e non solo alle partite Iva, la rimodulazione delle aliquote potrebbe comunque virare in tale direzione; ma restiamo comunque in attesa di notizie e aggiornamenti ufficiali sul tema.

Aliquote Irpef e fisco: possibili novità 2019

La riforma dell’Irpef potrebbe essere corredata di altri elementi importanti. Tra questi spicca la revisione del bonus 80 euro; o meglio della sua trasformazione da beneficio economico in busta paga a componente da detrarre dalle tasse. Ciò consentirebbe di reperire le risorse necessarie a varare le altre misure fiscali proposte dal Governo.

Detrazioni fiscali: tagli in arrivo, le nuove percentuali.

Inoltre si potrebbe assistere a una totale revisione delle detrazioni fiscali. All’orizzonte, per il momento, sono previste due opzioni. La prima prevede una riduzione dal 19% al 15% dell’aliquota Irpef di detrazione. La seconda opzione, più drastica, prevede un’abolizione totale delle detrazioni fiscali, con la tutela esclusiva solo per gli Ecobonus e gli interventi di ristrutturazione. Quindi, nel primo caso le detrazioni sarebbero mantenute ma verrebbero ridotte. Nel secondo caso si assisterebbe a un’abolizione totale.

Per ora si tratta solo di ipotesi, che però già scatenano qualche timore, soprattutto relative ai soggetti che percepiscono redditi bassi. E che non dovranno risultare penalizzate da una tale riforma.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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