Pallone d’oro 2018: il miglioramento tattico di Eden Hazard

Pubblicato il 13 Novembre 2018 alle 18:18 Autore: Andrea Marras
Eden Hazard Pallone d'oro 2018

Pallone d’oro 2018: il miglioramento tattico di Eden Hazard

Eden Hazard, attualmente in forza al Chelsea, è tra i candidati al Pallone d’oro.

E’ stato inoltre il principale oggetto del desiderio del mercato del Real Madrid, il quale ha visto in lui un probabile sostituto di Cristiano Ronaldo. L’annata del giocatore belga, tutto sommato, è andata per il verso giusto. Soprattutto nell’avvio stagione di questa nuova annata di Premier, nella quale per ora il 10 del Chelsea e della Nazionale ha totalizzato 8 gol e 2 assist, risultando il giocatore più incisivo del campionato. Il fattore che accomuna tutti i candidati e la loro candidatura, è sicuramente l’esito del Mondiale, questo anche a sottolineare il predominio francese.

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Pallone d’oro 2018: Hazard, resoconto dell’ultima stagione

L’ultima stagione del belga è stata caratterizzata da 12 gol in 34 presenze di campionato, per un totale di 17 gol complessivi. La sua stagione, tuttavia, non iniziò per il verso giusto, dato il problema alla caviglia. Problema che costrinse Hazard a saltare il Community Shield, nel derby di Londra perso dai Blues. Il campionato, per la squadra londinese, si è chiuso in quinta posizione, appena davanti ai cugini dell’Arsenal.

Pallone d’oro 2018: Hazard, palmarés ed esito dei Mondiali

Il palmarès di Eden Hazard include a sè vari titolari, tra cui: due campionati d’Inghilterra; una coppa d’Inghilterra; una coppa di Lega inglese; una coppa di Francia; un campionato di Francia e un trofeo di Euoropa League.

Per quanto concerne i Mondiali, il Belgio ha terminato la competizione al terzo posto, dietro Croazia e Francia.

Pallone d’oro 2018: il cambiamento di Eden Hazard

Il giocatore classe 1991, grazie all’apporto di Conte e del CT Martinez, ha avuto una vera e propria evoluzione tattica, molto più da prima punta che da trequartista/esterno. Questo suo progresso si è visto soprattutto ai Mondiali, nei quali in alcune partite, Hazard ha fatto spesso e volentieri reparto da solo, subendo contrasti nei minuti finali e facendo salire la squadra nelle ripartenze.

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