Influenza novembre 2018: sintomi e contagio, quando arriva il picco

Pubblicato il 28 Novembre 2018 alle 06:33 Autore: Antonella Cariello
Influenza novembre 2018: sintomi contagio
Influenza novembre 2018: sintomi e contagio, quando arriva il picco

Picco influenza novembre 2018, quando arriva


Dalle soglie di novembre fino al primo week-end del mese, sono stati almeno 70mila gli italiani costretti a letto dall’influenza. Gli ultimi segmenti dell’anno corrente non perdonano, come mostrano i dati forniti dal rapporto, patrocinanto dall’Istituto Superiore di Sanità, di InfluNet: dal 29 ottobre al 4 novembre 2018 le cifre sono notevoli e destinate, ovviamente, a una crescita incrementale. Lazio e Puglia sono risultate essere tra le regioni più colpite. Vediamo nel dettaglio i numeri dei casi e le modalità con cui difendersi dagli attacchi dei virus, guardando con particolare attenzione ai sintomi iniziali con cui essi si manifestano nei soggetti colpiti.

Influenza novembre 2018: quando arriverà il picco massimo

Allo stato attuale, «l’attività dei virus influenzali è ai livelli di base», come rende noto il Ministero della Salute, comparando in un grafico esplicativo l’andamento dei picchi influenzali sulla base dei dati raccolti negli anni già trascorsi. Ma questo non equivarrà a poter prendere il problema sottogamba. È importante infatti prestare attenzione ai disturbi parainfluenzali perché, se trascurati, renderebbero l’organismo impreparato di fronte a un caso di influenza più grave. Occorrerà attendere il prossimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità per fare il punto sulla situazione della sindrome influenzale a partire dalla 46esima settimana del 2018.
Al momento, sappiamo però che, dal 29 ottobre al 4 novembre, sono stati oltre 118.000 i casi di influenza in Lombardia; più di 124.00o in Puglia e sui 125.000 il numero di pazienti del Lazio. Secondo gli esperti l’aggressività dei virus influenzali del 2018 sarà media, ma avrà tenuto a casa almeno 5 milioni di italiani e si stima che il picco potrebbe registrarsi a partire da gennaio 2019.

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Influenza novembre 2018: quali sono i sintomi della malattia?

È bene però non rimandare a oltranza la vaccinazione e procedere con una buona dose di anticipo, per permettere all’organismo di produrre i propri anticorpi prima che si verifichi il massimo numero di contagi all’arrivo dell’anno nuovo. Ma come scoprire se si tratta di vera influenza o di semplici disturbi ad essa affini? Dovrà verificarsi la copresenza di sintomi quali febbre (solitamente il soggetto riporterà una temperatura corporea superiore ai 38 gradi), brividi, mal di testa, raffreddore, difficoltà respiratorie.
Negli anziani talvolta non si ha alcuna traccia di febbre, ma si riscontra uno stato di generale debolezza, mentre nei bambini i sintomi classici possono essere accompagnati da dolori addominali e scariche diarroiche. Nei luoghi chiusi (o poco arieggiati) e sovraffollati c’è il maggior rischio di contagio. La miglior forma di prevenzione resta però la vaccinazione, raccomandata caldamente a un’ampia fascia di popolazione. Donne in stato interessante, soggetti a contatto più o meno stretto con malati; forze armate; o chi opera a contatto con animali.

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