Prestito revolving senza busta paga o non pagato, cosa si rischia

Pubblicato il 28 Novembre 2018 alle 14:33 Autore: Guglielmo Sano
Prestito revolving senza busta paga o non pagato, cosa si rischia
Prestito revolving senza busta paga o non pagato, cosa si rischia

Cosa sono le carte revolving? In breve, sono carte di credito particolari che permettono di rateizzare le spese effettuate all’interno di una determinata linea di credito. D’altra parte, sulle rate vengono applicati degli interessi molto alti. Inoltre, se si supera il tetto stabilito dalla banca bisognerà pagare una ulteriore (e salata) commissione. Queste la maggiori differenze con una normale carta di credito che consente, infatti, una semplice dilazione del pagamento. Alla dilazione del pagamento non sempre è applicato un tasso di interesse e comunque, nei casi in cui è applicato, non risulta particolarmente alto.

Prestito revolving: un piccolo finanziamento

Insomma, le carte revolving sono un modo con cui le banche offrono un vero e proprio finanziamento ai propri clienti senza, però, richiedere le stesse garanzie necessarie per l’erogazione di un normale prestito. Quindi, è facile capire perché lo strumento stia avendo sempre più successo. Infatti permette di avere a disposizione una consistente liquidità a soggetti che spesso non hanno facile accesso al credito (giovani e disoccupati, per esempio). Tuttavia, proprio questa disponibilità spinge spesso a superare i limiti di spesa.

Prestito revolving: la spirale debitoria

Dunque, è semplice ritrovarsi in una spirale debitoria utilizzando una carta revolving. Una spirale che può aggravarsi ancor di più se – data la sua natura di “piccolo” finanziamento – il plafond a disposizione viene usato mentre si pagano le rate di un altro finanziamento o, peggio, per appianare un prestito precedentemente sottoscritto. È un’evenienza di cui si è occupata recentemente un’inchiesta del programma “Di Martedì”.

La trasmissione di La7 ha raccontato una storia che in effetti sembra un caso abbastanza diffuso. Una persona si era trovata a dover pagare le rate di un prestito e per sostenere le spese quotidiane aveva optato per una carta revolving salvo poi trovarsi a dover pagare anche per questa delle rate molto alte. Per evitare pignoramenti ha rinegoziato il debito pagando un fisso mensile per molti anni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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