Legge 104: permessi retribuiti per handicap serio. La panoramica

Pubblicato il 2 Maggio 2019 alle 06:24 Autore: Daniele Sforza

I permessi retribuiti sono un’agevolazione data ai titolari di Legge 104, in particolare quelli che rispondono al profilo descritto nell’art. 3, comma 3.

Legge 104: permessi retribuiti per handicap serio. La panoramica
Legge 104: permessi retribuiti per handicap serio. La panoramica

Legge 104 per handicap serio


La Legge 104 dà diritto ad alcune agevolazioni, tra cui i permessi retribuiti. Questo beneficio è riservato solo ai lavoratori dipendenti che assistono minori o parenti affetti da handicap in situazione di gravità, rispondenti dunque al profilo dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92. I permessi retribuiti sono regolamentati dall’articolo 33 della succitata Legge.

I soggetti beneficiari, infatti, hanno la possibilità di fruire di 2 ore di permesso giornaliero retribuito, si legge al comma 2. Mentre al comma 3 si precisa che i lavoratori dipendenti che assistono un figlio minorenne o un familiare con handicap in situazione di gravità (entro il terzo grado), “hanno diritto a tre giorni di permesso mensile, fruibili anche in maniera continuativa a condizione che la persona con handicap in situazione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno”. Come si evince dalla stessa Legge, l’assistenza al soggetto con handicap in situazione di gravità viene ripartita tra soggetti minori e familiari di qualunque età.

Legge 104: permessi retribuiti e agevolazioni per assistenza ai minori

Le agevolazioni riservate ai genitori del figlio minore lavoratori dipendenti cambiano in base all’età del bambino. Come recita testualmente la Legge, per i bambini al di sotto dei 3 anni, i genitori del minore con handicap grave hanno la possibilità di fruire in maniera alternativa dei seguenti benefici.

  • 2 ore di permesso giornaliero retribuito (per orari lavorativi pari o superiori a 6 ore; in caso di part-time, si avrà diritto a 1 ora di permesso giornaliero retribuito);
  • 3 giorni di permesso mensile retribuito;
  • prolungamento del congedo parentale.

Per i genitori di bambini minori con handicap grave di età compresa tra 3 e 12 anni, resta il congedo parentale fino al raggiungimento dei 3 anni previsti dall’agevolazione. E restano anche i 3 giorni di permesso mensile retribuito. Quest’ultimo beneficio è esteso fino ai familiari del terzo grado se i genitori del figlio minorenne con handicap grave sono mancanti o anch’essi affetti da patologia invalidante. Tra gli altri benefici spettanti spicca anche il congedo straordinario.

Legge 104: permessi retribuiti e agevolazioni per assistenza familiari

Come abbiamo scritto all’inizio di quest’articolo, i 3 giorni di permesso retribuito al mese spettano ai familiari che assistono il familiare con handicap grave, dai 12 anni in su. Tali permessi possono essere anche frazionati in ore. Permane poi la possibilità di usufruire del congedo straordinario della durata di 2 anni. Tale agevolazione spetta ai lavoratori dipendenti che, durante tale periodo, manterranno il posto di lavoro e avranno diritto alla retribuzione solo se assistono un familiare con handicap grave. Esiste anche un altro tipo di congedo, ma non retribuito, sempre della durata biennale che può essere preso per se stessi per motivi personali.

Legge 104: permessi e agevolazioni lavoratori disabili

I permessi e le agevolazioni garantite dalla Legge 104/92 sono riservate anche ai lavoratori disabili con handicap grave. Anche loro hanno diritto ai benefici di cui sopra, pertanto, alternativamente, ai 3 giorni di permesso retribuito al mese e ai permessi giornalieri di 2 ore (in caso di orario lavorativo pari o superiore a 6 ore). Inoltre avranno la facoltà di rifiutare un eventuale trasferimento a un’altra sede lavorativa, oppure di richiederne una più vicina al proprio domicilio. Come recita la Legge, infatti, “la persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso”. Tale facoltà è propria anche del familiare lavoratore dipendente che assiste il soggetto con handicap in situazione di gravità.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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