Legge 104: congedo parentale straordinario e retribuito, ecco in quali casi

Pubblicato il 13 Marzo 2018 alle 06:50 Autore: Giuseppe Spadaro
Permessi Legge 104 negati, i casi limite e quando spettano

Legge 104: congedo parentale straordinario e retribuito, ecco in quali casi

Vediamo quali sono i requisiti per poter fare richiesta dei permessi sia per ciò che riguarda la Legge 104/92 e sia il congedo straordinario (D. Lgs 151/01) per assistere il familiare. Il familiare da assistere sia in possesso della certificazione di handicap in situazione di gravità (art. 3 comma 3 Legge 104/1992). Il familiare da assistere on sia ricoverato a tempo pieno, intendendosi con ciò, il ricovero per le intere 24 ore presso strutture ospedaliere o simili, sia pubbliche che private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa.

Legge 104, eccezioni per il ricovero a tempo pieno

Esistono, secondo quanto stabilito dall’INPS, eccezioni al presupposto del ricovero a tempo pieno. Di seguito alcuni esempi. Interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite e terapie appositamente certificate. Ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine. Ricovero a tempo pieno di un minore con disabilità in situazione di gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura ospedaliera il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un familiare, ipotesi già prevista per i bambini fino a tre anni di età.

Legge 104, ricovero a tempo pieno permessi

Quali sono le eccezioni per il ricovero a tempo pieno per i permessi legge 104? Interruzione del ricovero a tempo pieno per la necessità del disabile in situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura per visite e terapie. Ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente. Ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato il bisogno di assistenza di un genitore o familiare. Tale ipotesi veniva in precedenza presa in considerazione come valida solo per i minori.

Legge 104, eccezione ricovero per il congedo straordinario

Nella funzione pubblica ci sono eccezioni per il ricovero a tempo pieno: interruzione del ricovero per necessità del disabile di recarsi fuori dalla strutture che lo ospita per effettuare visite o terapie, ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente, ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine; inoltre ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale risulti documentato il bisogno di assistenza di un genitore o familiare.

Per lavoratori pubblici e privati il congedo è accordato a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno salvo che non sia richiesta dai sanitari la presenza di un soggetto che presti assistenza. La normativa è stata modificata nel 2011 e prevede espressamente la possibilità di usufruire del congedo straordinario retribuito di due anni; ciò anche se la persona da assistere è ricoverata se sia richiesta dai sanitari la presenza del soggetto che presta assistenza.

Legge 104, congedo parentale straordinario e retribuito

Durante il congedo parentale retribuito avanza e matura l’anzianità lavorativa? Il congedo straordinario retribuito sostanzialmente determina una sostanziale sospensione del rapporto di lavoro durante il quale non si maturano ferie e tfr nè progressione economica. Pertanto il periodo del congedo straordinario non è da conteggiare ne’ relativamente ad una progressione di carriera; ma neanche nel raggiungimento di un eventuale scatto di anzianità.

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Legge 104, congedo parentale straordinario e retribuito – Le comunicazioni

Il lavoratore decade dal diritto a fruire dei tre giorni di permessi mensili qualora il datore di lavoro o l’Inps accertino l’insussistenza o il venir meno delle condizioni richieste per la legittima fruizione dello stesso diritto. Entro 30 giorni dall’avvenuto cambiamento il richiedente dei permessi legge 104 o di congedo straordinario legge 151 si impegna a comunicare le eventuali variazioni delle notizie. Oppure delle situazioni accertate d’ufficio al momento della richiesta o contenute in dichiarazioni sostitutive prodotte dallo stesso; indicando in tal caso gli elementi necessari per il reperimento delle variazioni o producendo una nuova dichiarazione sostitutiva. Per la retribuzione il congedo viene pagato fino a quando non avviene la sospensione.

Legge 104, differenza tra scatti di anzianità e anzianità di servizio

Il periodo di congedo straordinario è riconosciuto ai fini dell’anzianità di servizio per il raggiungimento del diritto alla pensione; a determinare la misura della stessa ma non vale per quanto riguarda la progressione economica di carriera. Inoltre è opportuno sapere che i periodi di congedo straordinario non sono computati ai fini della maturazione di ferie, tredicesima; poi trattamento di fine rapporto e trattamenti di fine servizio ma, essendo coperti da contribuzione, sono validi ai fini del calcolo dell’anzianità.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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