Prezzo oro: quotazione e valore a inizio febbraio 2019

Pubblicato il 31 Gennaio 2019 alle 10:25 Autore: Gianni Balduzzi

Prezzo oro, continua una moderata tendenza rialzista, che potrebbe proeguire anche a febbraio. A spingerla anche i dubbi sui negoziati USA-Cina sui dazi

Quotazione oro metalli più preziosi del mondo: quali sono e quanto valgono
Prezzo oro: quotazione e valore a inizio febbraio 2019

Dal 25 gennaio il prezzo dell’oro ha messo a segno una crescita piuttosto sostanziosa se paragonata con la stabilità dimostrata dall’inizio dell’anno.

Si è giunti a circa 1.320 dollari all’oncia, in aumento da una quota di 1.279.

Rispetto ai 1.180 dollari all’oncia, minimo temporaneo toccato nell’agosto del 2018, si tratta di un rilevante incremento. Anche se, a guardare meglio, potrebbe apparire solo come un recupero di quei livelli già toccati e superati nel febbraio 2018, quando si era giunti a 1.255 dollari all’oncia circa.

In fondo però possiamo affermare che da metà 2013 il prezzo dell’oro attraversa una certa stabilità, con valori tra i 1.000 e i 1.400 dollari all’oncia, con estremi toccati di rado. Soprattutto se ci confrontiamo con i picchi cui i era giunti durante la crisi nel 2011 e 2012, quando si era superato i 1800 dollari all’oncia, dopo il lunghissimo rally, cominciato nel 2001 a poco più di 200 dollari, e che sembrava non dover finire mai.

Prezzo oro: quotazione e valore a inizio febbraio 2019

Prezzo oro, gli elementi che lo stanno influenzando

La tendenza del prezzo dell’oro appare piuttosto rialzista. Ovvero dovrebbe continuare un moderato aumento delle quotazioni anche nel mese di febbraio.

Vi sono alcuni elementi che spingono in questa direzione. Tra questi i dubbi sulle negoziazioni tra USA e Cina sui dazi. A marzo dovrebbe avere termine il periodo di sospensione degli aumenti delle tariffe, e quindi il tempo stringe. E il segretario al commercio Ross ha espresso timori per le difficoltà del negoziato.

Più dazi potrebbero significare minore crescita, più incertezza, e quindi maggiore bisogno di un bene rifugio come l’oro.

Inoltre negli USA sono dati in calo sia i mutui che le compravendite di case esistenti, altri indicatori di un rallentamento dell’economia.

Mentre rimane forte l’occupazione, con le richieste di sussidio che vivono ancora un calo, superiore tra l’altro a quello previsto.

Non si attendono quindi exploit, del resto la barriera dei 1.360-1.370 dollari all’oncia nel 2018 non è stata sfondata. Ma una prosecuzione della moderata tendenza al rialzo è possibile

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
Tutti gli articoli di Gianni Balduzzi →