Casino online, successo e problematica di un fenomeno

Pubblicato il 28 Marzo 2019 alle 18:46 Autore: Redazione

Casino online, Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna in testa per la spesa pro-capite, l’evoluzione e le problematiche del fenomeno

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Casino online, successo e problematica di un fenomeno

Il gioco online: un fenomeno in crescita

Il fenomeno dei Casino online è in crescita: nel corso del 2018, al bando emesso da ADM per le nuove licenze per il gioco d’azzardo legale online, 80 società si sono fatte avanti: se 40 hanno chiesto il rinnovo della licenza scaduta, altre 40 volevano entrare nel mercato del gambling online.

Come mai questo interesse per il mercato italiano da parte di società, che, in buona parte, sono di provenienza estera? Semplicemente perché il nostro Paese è, in Europa, quello dove si gioca di più: nel corso del 2017, sono stati spesi in gioco d’azzardo legale oltre 100 miliardi di Euro, il che significa il doppio di Francia e Inghilterra e quattro volte di quello che spendono tedeschi e spagnoli. Le stime relative al 2019 vedono una crescita ulteriore: gli italiani ogni anno si giocano l’equivalente di quattro manovre finanziarie!

La proposta e i servizi dei Casino online

I Casino online sono dei portali web, dotati di struttura e software particolarmente elaborati e complessi, dove è possibile aprire un Conto per giocare con slot machine e videogiochi e dove è possibile sedersi a tavoli di roulette, blackjack, poker e baccarat.

Il più delle volte si tratta di tavoli virtuali, dove le carte e i numeri vengono estratti da un generatore casuale di numeri (che garantisce l’equa probabilità di vincita), ma, recentemente, si stanno diffondendo, sempre più, i giochi in versione live: un sistema di webcam consente al giocatore di “entrare” in una vera sala gioco, dove dei veri croupier danno le carte o fanno girare la ruota della roulette. A questo si aggiungano le app, che consentono di scommettere e puntare ovunque ci si trovi, attraverso smartphone e tablet.

I tassi di vincita delle sale gioco online devono essere, in virtù dei regolamenti imposti dall’Agenzia Dogane e Monopoli, superiori al 90% e comunque, secondo le stime di professionisti ed operatori del settore, sempre maggiori rispetto a quelli di un Casino terrestre.

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La dipendenza dal gioco: un fenomeno preoccupante

Se tecnologia, effetti speciali, grafiche allettanti, adrenalina e passione per il gioco, bonus senza deposito immediato per nuovi giocatori e promozioni periodiche (cui aggiungere gli introiti che il Fisco ricava da tasse e licenze), rendono l’attrattiva offerta dai Casino online piuttosto allettante, tutto ciò ha un rovescio della medaglia, con conseguenze pesanti su più di qualche giocatore.

Stando ai dati più recenti, la spesa media pro capite sarebbe superiore ai 1.700€ (al primo posto la regione Abruzzo, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna), con una propensione alla spesa per il gioco che tocca il 7,2% a livello nazionale (e l’8,3% nel Sud del Paese).

Questi sono i dati di superficie, ma, andando ad indagare più in profondità, i ricercatori hanno scoperto che, tra le pieghe del gioco online, si nasconde un fenomeno insidioso, quello della ludopatia.

La dipendenza dal gioco è un fenomeno recente (come del resto la diffusione dei Casino online), ma sta assumendo sempre più le sembianze di un’emergenza vera e propria, cui Stato e (in alcuni casi) Regioni cercano di porre un argine.

I giocatori problematici, che dimostrano di avere un approccio compulsivo al gioco d’azzardo, variano tra l’1,3% e il 3,8% della popolazione generale (i giocatori totali sarebbero il 25% del totale). Quelli patologici sono invece l’1,6% (a questo punto non si tratta più di stime, ma di dati certi, considerato che i soggetti in questione sono in cura presso le strutture ospedaliere adibite). Giovani e anziani sono le fasce più a rischio.

Prevenzione e contrasto a livello regionale

Come detto, c’è chi sta cercando di arginare il fenomeno.

ADM impone ad ogni Casino online di adottare l’autolimitazione delle spese per il gioco (una cifra massima che il giocatore può spendere all’interno di un periodo) e l’autosospensione (la messa in stand by dell’account per un periodo di tempo, in caso il soggetto si accorga di avere un atteggiamento compulsivo nei confronti del gioco).

Il Ministero della Salute ha istituito, con la Legge di Stabilità del 2016, il Fondo per il Gioco d’Azzardo Patologico, da cui, alcune Regioni più attente, stanno attingendo per tentare di prevenire e di contrastare il fenomeno ludopatico.È il caso, ad esempio, della Liguria e dell’Abruzzo.

Il Piano Regionale GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) per il biennio 2017 – 2018 ha utilizzato 1.366.457€ per attività di prevenzione e formazione della cittadinanza ligure e per curare e prendere in carico i soggetti affetti da dipendenza patologica.

Nello stesso periodo, in Abruzzo, il Piano Regionale GAP ha permesso di definire e implementare dei progetti specifici, mirati a potenziare la rete già esistente di soggetti, come associazioni no profit, SerD (Servizi Aziendali per le Dipendenze) e dipartimenti di prevenzione delle ASL, in un’ottica di prevenzione selettiva, formazione, aggiornamento e qualificazione degli operatori sanitari, analisi e monitoraggio del fenomeno, attività di comunicazione e informazione sul fenomeno.

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