Pagamento agevolato multa: esclusi, inclusi e quando si richiede

Pubblicato il 11 Aprile 2019 alle 12:05 Autore: Claudio Garau

Pagamento agevolato multa con lo sconto del 30%: quando opera e quando invece non è consentito. Come deve comportarsi l’automobilista.

Pagamento agevolato multa, esclusi, inclusi e quando si richiede
Pagamento agevolato multa: esclusi, inclusi e quando si richiede



Il legislatore ha previsto, per l’automobilista indisciplinato, la possibilità di pagare una multa, per la violazione di una regola relativa alla circolazione dei veicoli, in modo agevolato e a determinate condizioni. Vediamo di seguito le circostanze in cui può valere o non valere tale specifica previsione normativa.

Pagamento agevolato multa: regola generale ed esclusioni

Il principio generale è che il cittadino cui sia stato consegnato o notificato un verbale per violazione del Codice della Strada, nei 5 giorni successivi alla consegna o alla notifica, può avvalersi di uno sconto del 30% sulla sanzione (D.L. n. 69 del 2013). Ciò appunto laddove paghi celermente quanto richiesto. La finalità di una tale regola è incentivare una soluzione rapida e semplice delle questioni relative al pagamento delle multe. Inoltre, una tale previsione è idonea a reprimere la possibilità di ricorsi contro multe anche di valore esiguo.

La legge però, nel Codice della Strada, integra il recente dato normativo. E lo fa sancendo tutta una serie di ipotesi di esclusione da detta agevolazione. Tutte le ipotesi sono unite dal fatto che in oggetto c’è una violazione non lieve. Anzitutto, non varrà lo sconto in tutti i casi in cui, per l’infrazione, è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo; e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida (un caso tipico è la multa per eccesso di velocità). Un altro caso non infrequente, in cui l’agevolazione non opera, è quello relativo al non aver eseguito, durante la guida, l’ordine di fermarsi ad un posto di blocco della polizia.

Alle stesse conseguenze conduce anche il rifiuto di mostrare alle autorità, durante un controllo di routine, un documento di circolazione o la patente di guida; il trasporto senza la dovuta autorizzazione, di merci pericolose; la circolazione con veicolo senza targa, non propria o contraffatta; la mancanza della licenza di autotrasportatore; l’inversione del senso di marcia in autostrada ecc.

In ogni caso, non ci sono dubbi su quanto scatta o meno l’agevolazione, dato che le ipotesi di esclusioni suddette sono state disposte tassativamente dal legislatore. Pertanto, a tutte le violazioni che non rientrano espressamente nell’elenco, può essere applicato il pagamento agevolato.

Sulla multa non notificata sul parabrezza dell’auto, clicca qui.

Come deve comportarsi l’automobilista?

A questo punto chiediamoci quali passi può compiere l’automobilista che ha commesso l’infrazione, a seconda che si tratti o meno di pagamento agevolato. Nel caso non sia consentito lo sconto, il trasgressore prima di pagare la multa prevista, dovrà aspettare la notifica di un’ordinanza del Prefetto, in cui sarà precisato l’esatto importo da pagare.

Per ciò che riguarda, invece, il pagamento agevolato, esso – laddove sia ammesso – può essere richiesto sia dal proprietario del veicolo, sia dal conducente. In generale, non sono ammessi dubbi, dato che Ministero dei Trasporti e Codice della Strada hanno indicato, in apposite tabelle e disposizioni, le multe con pagamento agevolato. Pertanto, in queste circostanze, il trasgressore leggerà nel verbale di multa, l’importo da pagare a la possibilità di corrispondere la somma con lo sconto del 30%, laddove paghi la sanzione entro 5 giorni dalla consegna o dalla notifica a casa dell’infrazione.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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