Legge 104 e apnee notturne: patologia per averla e come fare la diagnosi

Pubblicato il 19 Giugno 2019 alle 11:48 Autore: Daniele Sforza

Chi soffre di apnee notturne ha diritto alla Legge 104? Diamo un rapido sguardo alla patologia e alle agevolazioni previste da chi ne è affetto.

Legge 104 e apnee notturne
Legge 104 e apnee notturne: patologia per averla e come fare la diagnosi

Circa 6 milioni di italiani soffrono di apnee notturne. Si tratta di un disturbo che viene determinato di notte, durante il sonno, da una deficitaria ossigenazione del sangue e del cervello che causa a sua volta interruzioni nella respirazione, per un lasso di tempo che può arrivare anche fino a 20 secondi. Solitamente la respirazione regolare riprende bruscamente, in genere russando più forte. Chi soffre di apnee notturne può avere diritto alla Legge 104? Rispondere a questa domanda è piuttosto semplice, considerando che la Legge 104 si associa a un handicap e non a uno stato di invalidità, che sono due cose ben differenti e danno quindi diritto ad agevolazioni altrettanto diverse.

Chi soffre di apnee notturne ha diritto alla Legge 104?

La cosiddetta Osas (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è riconosciuta dal nostro sistema sanitario come condizione invalidante, ma non come handicap. Ciò significa che dà diritto ad alcune agevolazioni previste per chi ha un determinato tasso di invalidità (per le apnee notturne parliamo del 40%), ma non a quelle garantite dalla Legge 104, poiché le Osas non generano condizioni di handicap. Discorso differente se questa sindrome causa una patologia più grave e che può sfociare anche nell’handicap: solo in questo caso, sempre previa certificazione dell’Asl di riferimento, si avrebbe diritto alla Legge 104, ma questa dipenderebbe dalla patologia causata dal disturbo delle apnee notturne, e non da queste ultime.

Apnee notturne e invalidità civile: la procedura

Chi soffre di apnee notturne deve farsele diagnosticare dal medico di base nell’apposito certificato, che poi il soggetto si occuperò di inviare all’Asl per fare domanda di riconoscimento dell’invalidità civile. A questo punto il soggetto sarà sottoposto a una ulteriore visita di accertamento, al cui termine sarà redatto un verbale che indicherà la relativa percentuale di invalidità. Come abbiamo anticipato, alle apnee notturne può essere attribuito un 40% di invalidità, che dà diritto a un’agevolazione: la gratuità di apparecchi o protesi necessari per curare il proprio disturbo da parte del Servizio Sanitario Nazionale. In questo caso, di fondamentale importanza sarà la mascherina da indossare durante la notte e che contribuirà a favorire una più efficace ossigenazione del sangue, influendo positivamente anche sul russare.

Apnee notturne: le influenze sulla vita di tutti i giorni

Come abbiamo scritto in precedenza, le apnee notturne sono un disturbo che può determinare patologie ben più gravi, tra cui l’ictus o l’infarto. Le apnee notturne incidono anche sullo stile di vita quotidiano, visto che affaticano notevolmente il soggetto che ne soffre (incapace di dormire serenamente) e compromettendo anche le sue capacità di concentrazione durante il giorno. Certamente uno stile di vita regolare può aiutare ad alleviare questo disturbo (smettere di fumare, mangiare sano), a patto che non sia ereditario o sia causato da un’altra malattia.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →