Cinture di sicurezza non allacciate: cosa cambia col nuovo codice della strada

Pubblicato il 15 Luglio 2019 alle 17:10 Autore: Claudio Garau

Cinture di sicurezza: in che cosa consistono le novità che modificheranno il Codice della Strada e chi pagherà la multa per le cinture non allacciate.

Cinture di sicurezza non allacciate cosa cambia col nuovo codice della strada
Cinture di sicurezza non allacciate: cosa cambia col nuovo codice della strada

Tra qualche settimana, con tutta probabilità, vi sarà una novità nella normativa contenuta nel Codice della Strada. E non è di poco conto. Si tratta infatti di nuove regole, che introdurranno nuove sanzioni per il mancato rispetto del dovere di indossare le cinture di sicurezza. Vediamo allora di che si tratta, onde evitare spiacevoli episodi e multe davvero salate.

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Cinture di sicurezza: quali novità sono previste?

Camera e Senato, a breve, dovranno quindi esprimersi sulla specifica riforma al Codice della Strada, già recentemente approvata dalla commissione Trasporti della Camera. In pratica, la novità è che, se il passeggero o i passeggeri verranno scoperti con le cinture di sicurezza non allacciate, mentre il veicolo è in marcia, scatterà una sanzione, non per loro, bensì per il conducente. Si tratta insomma di una multa inflitta per via indiretta a colui che guida l’automobile. Ne consegue che se i passeggeri sono più di uno, il conducente riceverà una multa il cui ammontare in denaro sarà la somma di tutte le multe inflitte a ciascuno dei passeggeri senza cinture di sicurezza indossate. Secondo il progetto, inoltre, anche l’intestatario del veicolo potrà essere eventualmente ritenuto responsabile in solido rispetto al pagamento della multa. Ciò che molto probabilmente resterà invariato è l’importo della multa in questione, che continuerà ad oscillare tra un minimo di 83 euro ad un massimo di 333 euro. 

Da rimarcare, quindi, che nelle intenzioni dei promotori della modifica, è soggetto alla multa soltanto chi guida, non i passeggeri. Secondo la normativa attuale, invece, sono i passeggeri negligenti a dover rispondere, non l’automobilista al posto loro. Insomma non si verificherà comunque alcun “cumulo” delle multe. Probabilmente tale novità è da ritenersi mirata ad aumentare il senso di responsabilità dell’automobilista, anche in relazione alle persone che viaggiano con lui.

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Si tratta di una novità piuttosto drastica, dato che, allo stato attuale della normativa, il conducente non è multato e può rifiutarsi di partire laddove qualcuno non indossi le cinture di sicurezza. È responsabile soltanto per i passeggeri sotto i 18 anni di età, salvo che nel veicolo ci sia un genitore o un’altra persona tenuta a vigilarli. Secondo il progetto in esame in questo periodo a Roma, le sole eccezioni alla regola della multa per il guidatore, riguardano i tassisti e gli autisti Ncc (noleggio con conducente): pertanto la legge non li riterrà responsabili e quindi obbligati a pagare la multa, se i clienti non allacciano le cinture di sicurezza. Ma ciò ad una specifica condizione: dovranno esporre un cartello o un avviso, nell’auto, in modo ben visibile e al fine di informare il passeggero o i passeggeri del dovere di indossare le cinture di sicurezza.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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