Crisi di governo e Conte bis, chi è favorevole al premier uscente

Pubblicato il 28 Agosto 2019 alle 12:14 Autore: Alessandro Faggiano

Crisi di governo: nel giro di pochi mesi, Giuseppe Conte è riuscito a trovare importanti alleati non solo all’interno del Paese, ma anche all’estero.

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Crisi di governo e Conte bis, chi è favorevole al premier uscente

Crisi di governo – Da mero mediatore tra Salvini e Di Maio, dopo 14 mesi il premier uscente Giuseppe Conte è diventato l’uomo di punta del Movimento 5 Stelle. Precisamente dall’8 agosto, giorno in cui il ministro dell’Interno annunciò di voler porre fine all’esperienza di governo. Pochi minuti dopo la fine del discorso di Matteo Salvini dal litorale pescarese, Conte proferì un discorso molto intenso nei contenuti, seppur con toni e termini decisamente pacati. Di Maio ha così cercato di spingere Conte il più possibile, essendo la figura dell’esecutivo che gode di maggior consenso e secondo solo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella negli indici di gradimento.

Dopo un breve ma intenso tira e molla, la decisione di Conte di chiudere definitivamente con la Lega ha rassicurato i “dem”, che hanno accettato il Conte bis.

Nel giro di pochi mesi, Giuseppe Conte è riuscito a trovare importanti alleati non solo all’interno del Paese, ma anche all’estero: due su tutti.

Crisi di governo, Donald Trump: “a very talented man, Giuseppi Conte”

Nella riunione del G7 organizzata da Macron per discutere dell’emergenza climatica e degli incendi in Amazzonia, Giuseppe Conte sembra aver fatto un’ottima impressione al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il tycooon di New York ha parlato del premier come un very talented man” e “higly respected prime minister”. L’errore sul nome (Giuseppi) ha scatenato l’ilarità sui social; il presidente degli USA ha provveduto a cancellare il tweet precedente e a pubblicarne un altro, con il nome corretto.

Conte e l’Europa

Oltre al presidente repubblicano Donald Trump, anche la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, appoggia Giuseppe Conte. Ricordiamo che il sostegno di Conte e del Movimento 5 Stelle fu fondamentale per permettere all’ex ministra tedesca di arrivare al vertice di quello che è l’organo esecutivo dell’Unione Europea. Non solo: l’aver chiuso la porta alla Lega per aprirla al PD, mostrerebbe un’inversione di tendenza nei rapporti con l’Unione e sul ruolo giocato dall’Italia all’interno delle Istituzioni comunitarie.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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