La violenza psicologica: quando è possibile denunciare una persona?

Pubblicato il 4 Settembre 2019 alle 13:01 Autore: Claudio Garau

Violenza psicologica: quando ricorrono gli estremi della denuncia penale e quali elementi è opportuno allegare a tale atto

La violenza psicologica quando è possibile denunciare una persona
La violenza psicologica: quando è possibile denunciare una persona?

La violenza psicologica è una tipologia di reato che non è tassativamente prevista dal Codice Penale come fattispecie autonoma. Tuttavia, ha rilievo giuridico ed è punita. Vediamo allora come denunciare qualcuno per violenza psicologica, dato che illeciti di questo tipo non sono affatto infrequenti.

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Violenza psicologica: di che si tratta?

La violenza psicologica può assumere connotati, di volta in volta, differenti, e rientrare in illeciti come minaccia (art. 612 c.p.), stalking (o atti persecutori, art. 612 bis c.p.), maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) o violenza privata (art. 610 c.p.). In moltissime circostanze concrete le vittime di questo reato scelgono di non denunciare la persona che le ha danneggiate sul piano psicologico, perché ritengono non si possa provare il fatto. Tuttavia questo assunto è errato, dato che le prove sono possibili, come ad esempio testimonianze o registrazioni di chiamate telefoniche.

In altre parole, chi è vittima di questo reato spesso pensa che, essendo violenza che non lascia segni evidenti sul corpo della persona offesa, ciò sia ostacolo ad una efficace tutela penale. Invece il legislatore ha inteso punire anche quelle violenze più “sottili” e sfuggenti, palesate da gesti, parole lesive o atteggiamenti di mancanza di stima.

Dicevamo che la violenza psicologica può assumere, di volta in volta, tratti differenti ed associarsi a specifici reati tipizzati dal legislatore. Ad esempio, può sussistere violenza psicologica nel reato di violenza privata, che si manifesta con la violazione della libertà personale e la costrizione di fare o non fare sotto violenza (fisica o psicologica) o minaccia; oppure nel reato di atti persecutori, vale a dire gesti lesivi perpetrati nel corso del tempo, come minacce e molestie, idonei a condizionare le scelte di vita della vittima.

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Come denunciare?

È chiaro che la persona che si ritiene vittima di violenza psicologica, farà bene a fare denuncia (scritta o orale) del fatto. Ciò attraverso il supporto a questo fine offerto dagli uffici delle Forze dell’ordine. Anziani e handicappati saranno facilitati, in quanto potranno ottenere il servizio di denuncia a domicilio, semplicemente componendo il numero di telefono 113. Come è facile notare, maggiori dettagli saranno dati, circa fatti, tempi e luoghi, più agevole sarà il compito delle Forze dell’ordine, nel ricostruire e verificare di che tipo di reato si tratta.

Insomma saranno Polizia o Carabinieri a verificare se veramente è in gioco, ad esempio, un caso di stalking o di minacce – e quindi di violenza psicologica – e, a questo fine, sarà assai utile, per colui che denuncia, munirsi preventivamente di prove, quali registrazioni di chiamate o sms; foto; testimonianze e registrazioni audio e video. Tali elementi, infatti, saranno in grado di incastrare il colpevole e condurre ad una sentenza penale di condanna.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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