Pensioni ultima ora: Quota 41 nuovo governo, perché se ne parla

Pubblicato il 11 Settembre 2019 alle 17:00 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, Di Maio garantisce a nome dei 5 Stelle che non si tornerà alla riforma Fornero e la Uil torna a parlare della necessità di Quota 41.

Pensioni ultima ora: Quota 41 nuovo governo, perché se ne parla

Pensioni ultima ora: dopo la fiducia incassata sia alla Camera che al Senato dal nuovo esecutivo si inizia a parlare nel merito dei contenuti e dei provvedimenti da adottare. Nel caso della riforma previdenziale le ultime uscite da parte di esponenti autorevoli del governo giallo-rosso blindano Quota 100.

Pensioni ultima ora, Di Maio garantisce su Quota 100 e afferma: non si torna alla legge Fornero

Sul tema pensionistico e su Quota 100 è intervenuto in prima persona l’ex vicepremier e capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio. L’attuale ministro degli Esteri del governo Conte bis ha usato parole chiare. “Sono stato il ministro del Lavoro che ha fatto il decreto dignità, il reddito di cittadinanza, Quota 100 e questi provvedimenti non si toccano”. Durante la trasmissione DiMartedì in onda su La7 Di Maio ha aggiunto: “Ci stanno accusando di voler toccare Quota 100: alla Legge Fornero non si torna, sia ben chiaro. Questa è una garanzia che dà il Movimento Cinque Stelle”.

Pensioni ultima ora, Catalfo: RdC e Quota 100 non sono in discussione

L’attuale ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, poco prima aveva aperto alla possibilità di operare modifiche. “Reddito di Cittadinanza e Quota 100 restano, ma possono essere migliorate“. La neo-ministra aveva spiegato: “entrambe le misure possono essere migliorate ma non sono in discussione, dobbiamo lavorare con sempre maggiore forza sul potenziamento delle politiche attive e dei Centri per l’Impiego”.

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Uil e l’invito al governo ad introdurre Quota 41

Pensioni ultima ora – Dopo aver messo in sicurezza almeno in questa fase del dibattito Quota 100, dalla Uil arriva un invito a rivalutare la possibilità di introdurre un’altra misura di pensione anticipata di cui si è molto parlato in passato: Quota 41.

Per il segretario confederale della Uil Domenico Proietti “il nuovo Governo deve continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni. Dopo Ape sociale e Quota 100, che vanno confermate, è necessario garantire una flessibilità per tutti i lavoratori tra i 62 e i 63 anni”.

Proietti per conto della Uil si rivolge alla nuova maggioranza composta da M5S, Pd e LeU e chiede che sia introdotta Quota 41. “Si deve stabilire che 41 anni di contributi sono sufficienti per andare in pensione a prescindere dall’età; bisogna prorogare opzione donna e valorizzare ai fini previdenziali il lavoro di cura e la maternità; affrontare il tema delle future pensioni di giovani, prevedendo dei contributi figurativi che coprano i buchi contributivi dovuti alla precarietà; occorre rivalutare le pensioni in essere eliminando il blocco che dura da otto anni; completare la salvaguardia degli esodati; rilanciare le adesioni ai fondi pensioni con un semestre di silenzio assenso, migliorando la fiscalità incentivante”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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