Pagamento penale omesso: sanzioni e cosa accade a chi non la versa

Pubblicato il 9 Ottobre 2019 alle 08:20 Autore: Claudio Garau

Pagamento penale omesso: cosa dice la legge e quali sanzioni sono previste per il soggetto inadempiente. A cosa fare attenzione per evitare ingenti esborsi.

Pagamento penale omesso sanzioni e cosa accade a chi non la versa
Pagamento penale omesso: sanzioni e cosa accade a chi non la versa

La penale o clausola penale è quel patto con cui le parti di un contratto si accordano che, in ipotesi di inadempimento di un’obbligazione, la parte debitrice versi una somma di denaro o effettui altra prestazione di diverso tipo. Infatti, un contratto è un impegno vincolante per le parti che lo sottoscrivono, quindi la legge prevede precise conseguenze, anche in caso di mancato pagamento penale. Vediamo più nel dettaglio di che si tratta.

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Pagamento penale: di che si tratta e qual è lo scopo?

Come appena detto, da un contratto scaturiscono sempre obbligazioni giuridiche, che vanno rispettate: in caso contrario, onde evitare lunghe ed incerte cause civili di risarcimento danni, i contraenti sono soliti inserire, tra le clausole del contratto, anche quella sul pagamento penale, che scatta nel caso in cui una delle parti non rispetti uno o più obblighi pattuiti. Tuttavia, può ben succedere che un soggetto si renda inadempiente due volte, sia per quanto attiene l’obbligazione principale del contratto (ad esempio la consegna di un certo bene), sia per quanto attiene al pagamento penale, che di fatto non compie: di quest’ultimo comportamento, ne vedremo tra poco gli esiti.

Il pagamento penale trova il suo fondamento normativo nel Codice Civile, all’art. 1382, il quale afferma la possibilità del pagamento penale, in tutti i casi una parte sia inadempiente all’obbligo o ritardi ad adempiere. Va rimarcato che il pagamento penale, essendo frutto di una scelta della volontà delle parti, prescinde dalla prova del danno prodotto dall’inadempimento: scatta insomma al mero verificarsi di esso.

Sul piano dello scopo o finalità della clausola penale, essa – come anticipato – mira ad evitare l’oneroso iter in tribunale, relativo al risarcimento danni per inadempimento contrattuale. In altre, parole, il pagamento penale consente di risparmiare tempo e ottenere, con largo anticipo, ciò che spetta, come conseguenza della violazione del contratto originario. La penale pertanto ha la finalità di limitare il risarcimento (evitando la quantificazione di esso da parte del giudice, con tempi lunghi), circoscrivendolo alla prestazione pattuita come oggetto della clausola stessa. Ciò, a meno che le parti non abbiano – anche – convenuto la risarcibilità del dell’ulteriore danno (da provare).

Non si tratta sempre di pagamento penale con una somma di denaro: il Codice Civile su questo lascia largo margine di scelta alle parti, che possono accordarsi anche per una penale consistente, ad esempio, in una prestazione di dare o di fare, nell’estinzione di un debito o anche nel trasferimento del diritto su un bene.

Che cosa succede se non si paga la penale?

A questo punto veniamo alla domanda cardine, relativa al soggetto che si riveli inadempiente anche verso il pagamento penale. Pensiamo ad esempio ai casi di penale per mancato pagamento di una bolletta o per recesso anticipato da un contratto: si tratta di ipotesi innumerevoli in cui il soggetto inadempiente potrebbe decidere di insistere e non adempiere a nulla, neanche al pagamento penale. In queste circostanze, il creditore sarà costretto a rivolgersi ad un giudice che, dopo doveroso accertamento dei fatti, emetta il provvedimento denominato “decreto ingiuntivo”. Con esso, sarà il magistrato ad imporre al soggetto inadempiente il pagamento della somma, ma questa volta aumentata dei costi di procedura e delle spese legali che ha dovuto pagare la controparte, per attivare l’iter giudiziario.

Il decreto ingiuntivo ha efficacia quando il credito vantato è certo e ben definito nella sua consistenza, perché già quantificato: ed è così proprio quando si ha a che fare con il pagamento penale, che è a sua volta fondata su una liquidazione preventiva e certa del risarcimento, e sul contratto stesso. Tale decreto è lo strumento più adatto, in queste circostanze, anche perché – secondo la legge – è emesso nei casi in cui sussiste l’obbligo di pagamento di una somma di denaro, ma anche l’obbligo di effettuare una certa prestazione (ad esempio la consegna o restituzione di un bene).

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Com’è consigliabile comportarsi?

Alla luce di quanto detto, laddove entri in gioco il pagamento penale, è consigliabile adempiere e pagare la penale o comunque effettuare la prestazione prevista. Altrimenti, con tutta probabilità, si riceverà a casa la notifica di un decreto ingiuntivo, contro il quale è ammessa opposizione (entro 40 giorni), ma quasi certamente di fatto inefficace. Ciò in quanto il credito dell’avversario è fondato e provato, in forma scritta, proprio nel testo del contratto originario.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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