Dichiarazione non detenzione tv 2020: chi può fare controlli dentro casa

Pubblicato il 14 Ottobre 2019 alle 12:35 Autore: Daniele Sforza

Entro quando bisogna presentare la dichiarazione non detenzione tv 2020 per non pagare il canone Rai e chi fa i controlli in casa? Rispondiamo.

Dichiarazione non detenzione tv 2020
Dichiarazione non detenzione tv 2020: chi può fare controlli dentro casa

Come si legge sul sito della Rai, nelle pagine dedicate al canone, chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisive deve pagare il canone Tv, come stabilito dalla legge R.D.L. 21/02/1938 n. 246. Si tratta difatti di un’imposta sulla detenzione dell’apparecchio; il canone, perciò, deve essere pagato indipendentemente dall’utilizzo del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive. Ovviamente si può anche non pagare il canone Rai, ma occorrerà inoltrare apposita dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio tv. A questa dichiarazione potrebbero poi seguire dei controlli sulla veridicità di quanto affermato, ma chi li fa? Andiamo a rispondere.

Dichiarazione non detenzione tv 2020: entro quando va fatta

Qualora non si dovessero più detenere apparecchi televisivi in nessuna dimora, è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il Quadro A. Contrariamente a quanto si faceva tempo addietro, invece, non è più prevista la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento dell’apparecchio televisivo. La dichiarazione di non detenzione dovrà essere presentata entro certi termini di tempo: a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio di quello di riferimento, affinché la dichiarazione sia valida per l’intero anno. Altrimenti, se la si presenta tra il 1° febbraio e il 30 giugno dell’anno di riferimento, non si dovrà più pagare il canone per il secondo semestre dell’anno (luglio-dicembre).

Pertanto, per quanto riguarda il canone Rai 2020, bisognerà presentare la dichiarazione di non detenzione entro il 31 gennaio 2020 affinché il pagamento non sia dovuto per l’intero anno. Se invece si dovesse presentare la dichiarazione tra il 1° febbraio 2020 e il 30 giugno dello stesso anno, l’esenzione avrà effetto solo per l’ultimo semestre.

La dichiarazione andrà presentata tramite applicazione web sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite intermediari abilitati. Inoltre potrà essere presentata in maniera cartacea spedendola con raccomandata all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio canone TV Casella Postale 22 – 10121 Torino (TO). Alternativamente potrà essere inviata tramite posta elettronica certificata, a patto che la dichiarazione sia sottoscritta tramite firma digitale. L’indirizzo PEC al quale spedire è il seguente: cp22.sat@postacertificata.rai.it.

Esenzione pagamento canone Rai 2020: come fare domanda

Dichiarazione non detenzione tv 2020: chi fa i controlli?

Le verifiche sulla dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo le fa l’ente preposto, ovvero l’Agenzia delle Entrate. Negli ultimi anni, tuttavia, il tasso di evasione del canone Rai è considerevolmente diminuito, visto che l’imposta viene addebitata direttamente sulla bolletta elettrica. Ma in caso di dichiarazione di non detenzione, l’Agenzia delle Entrate può comunque fare delle opportune verifiche accedendo alle banche dati e incrociando diversi dati in proprio possesso. Tra queste spiccano le varie utenze di cui è titolare il soggetto, le informazioni relative alla fornitura elettrica, la presenza di contratti legati alla tv a pagamento. Se la dichiarazione sostitutiva risulta mendace, il soggetto rischia la denuncia per il reato di false dichiarazioni, a cui andrà aggiunta la restituzione pecuniaria di quanto evaso. I controlli da parte del fisco possono avvenire a campione o focalizzandosi su un soggetto in particolare. I controlli tramite incrocio delle informazioni delle banche dati non sono singolarmente sufficienti: a questo punto possono scattare i controlli a domicilio, ma solo la Guardia di Finanza, alla presenza di determinate condizioni e autorizzata dal procuratore della Repubblica, può accedere nella casa del presunto evasore.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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