Fattura elettronica 2020 per regime forfettario solo oltre i 30 mila euro

Pubblicato il 14 Ottobre 2019 alle 14:33 Autore: Guglielmo Sano

Fattura elettronica e regime forfettario: potrebbe essere previsto solo per alcuni contribuenti che usufruiscono del regime di tassazione agevolata

calcolatrice e monete
Fattura elettronica 2020 per regime forfettario solo oltre i 30 mila euro

Allo studio del governo l’estensione dell’obbligo di fattura elettronica al regime forfettario: ora al vaglio dei tecnici dell’esecutivo la possibilità di prevederlo solo per alcuni contribuenti che usufruiscono del regime di tassazione agevolata.

Fattura elettronica per forfettari in chiave anti-evasione

Oltre al taglio del cuneo fiscale, che riguarderà i lavoratori dipendenti, tra le priorità del governo giallorosso anche l’irrigidimento delle norme dedicate alla lotta all’evasione fiscale. Dunque, compariranno diverse misure modulate in quest’ottica nella prossima Legge di Bilancio, tra queste dovrebbe trovare spazio anche l’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche per i contribuenti che usufruiscono del regime di tassazione agevolata. Questi ultimi già adesso potrebbero utilizzare la fatturazione elettronica ma, d’altra parte, non sono obbligati a differenza dei contribuenti che usufruiscono del regime ordinario.

Fattura elettronica: per chi scatta l’obbligo?

Secondo quanto riferiscono diverse testate specializzate, si starebbe pensando a una soglia di guadagni e ricavi al di sopra della quale anche i contribuenti in regime forfettario saranno obbligati a produrre fattura elettronica. Chiaramente non si vuole andare a pesare sui piccoli contribuenti: quindi, in base alla previsione di un doppio binario, l’obbligo di fatturazione elettronica si applicherebbe esclusivamente alle Partite Iva con ricavi e guadagni superiori ai 30mila euro all’anno. In sostanza, l’esonero dalla fatturazione continuerebbe a essere in vigore soltanto per medici, farmacie e operatori sanitari, piccoli produttori agricoli, società sportive dilettantistiche, soggetti non residenti in Italia, imprese e Partite Iva in regime di vantaggio o, come si è spiegato sopra, Partite Iva in regime forfettario con ricavi e guadagni non superiori a 30mila euro.

Come potrebbe cambiare il regime forfettario?

Al di là dell’estensione dell’obbligo di e-fattura, al vaglio del Mef ci sarebbe anche l’ipotesi di dividere in tre fasce i contribuenti aderenti al regime forfettario: in prima fascia quelli con un fatturato fino a 30mila euro, esonerati dalla fatturazione elettronica, in seconda quelli con un fatturato compreso tra 30mila e 65mila euro, a cui appunto verrebbe esteso l’obbligo di e-fattura e, infine, la terza fascia in cui rientrerebbero le partite Iva con un fatturato compreso tra 65mila e 100mila euro, tuttora obbligati alla fatturazione elettronica, ai quali però verrebbe applicata un aliquota leggermente superiore al 20%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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