Partita Iva 2020: importo tasse, chi ci guadagna e chi ci perde. I casi

Pubblicato il 25 Ottobre 2019 alle 11:58 Autore: Guglielmo Sano

Partita Iva 2020: regime agevolato,sistema analitico di calcolo del reddito, Flat tax a fasce: in cosa potrebbero consistere le novità in arrivo?

Banconote e monete

Partite Iva 2020: con la prossima manovra importanti novità in arrivo per i lavoratori autonomi; accesso al regime agevolato, reintroduzione del sistema analitico di calcolo del reddito, Flat tax a fasce: in cosa potrebbero consistere i cambiamenti?

Partita Iva 2020: prelievo al 15% sotto i 65mila euro

Con la prossima Legge di Bilancio sarà confermata la tassazione agevolata al 15% per le Partite Iva con ricavi fino a 65mila euro: sono almeno 2 milioni i contribuenti interessati dalla misura; il provvedimento avrà una validità triennale – dal 2020 al 2022. Invece, è ormai stata accantonata l’ipotesi di introdurre a partire dal prossimo anno l’aliquota del 20% anche alle Partite Iva con ricavi e guadagni compresi tra 65mila e 100mila euro.

Stando a quanto riportato nella relazione tecnica della Legge di Bilancio 2019, grazie alla mancata estensione, lo Stato risparmierà 109 milioni di euro nel 2020, 1,1 miliardi nel 2021 e 856 milioni nel 2022. Prima dell’ultima modifica voluta dal governo Conte 1, tale regime fiscale si applicava ai lavoratori autonomi con ricavi non superiori ai 30mila euro di ricavi e ai commercianti che non superavano i 50mila euro.

Giro d’Italia 2020: presentato il percorso. Sagan al via

Niente sistema analitico, confermato il regime forfettario

L’esecutivo giallorosso, nel frattempo, ha scelto di rinunciare alla reintroduzione del sistema analitico di calcolo del reddito per lavoratori autonomi, professionisti e aziende che dichiarano fino a 65mila euro. Verrà quindi mantenuto in vigore l’attuale regime forfettario. Da considerare però la previsione di due nuovi vincoli d’accesso: innanzitutto, un limite di 30mila euro per chi cumula redditi provenienti da lavoro subordinato e pensioni, in secondo luogo, un limite di spesa per la manodopera e in generale per collaboratori e dipendenti fino a 20mila euro. Non dovrebbe trovare spazio, al contrario, il temuto vincolo di stock di capitale (valore dei beni strumentali al lordo degli ammortamenti) a 30mila euro.

Una precedente versione di questo articolo descriveva in maniera erronea il regime forfettario in definizione nella legge di bilancio, in particolare riguardo le novità rispetto al regime in vigore al 2019. Ci scusiamo per l’errore.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →