Il Sud nelle mozioni congressuali del PD

Pubblicato il 5 Settembre 2009 alle 09:19 Autore: Eugenio Angelillo

Gli è chiaro il ruolo negativo delle mafie nel mancato sviluppo del Sud e schiera chiaramente il partito contro di esse

Il PD deve conoscere il territorio meridionale nelle sue eccellenze produttive e deve consentire investimenti e crescita. Sino a quando la legalità non sarà ristabilita nella totalità dei territori meridionali sottraendoli al controllo della criminalità organizzata, nessuno sviluppo potrà mai aver luogo: il PD deve ambire a costituire un simbolo di lotta alla mafia, senza se e senza ma.

Chiude dedicando un paragrafo al Sud, “Tra Nord e Sud”, dove si riassumono problemi, si prefigurano metodi di governo, si abbozzano proposte

Riprendere e portare a termine il processo di decentramento, per motivi di efficienza economica e di trasparenza politica: maggiore capacità di rappresentanza degli interessi locali, maggiore dei politici locali, maggiore possibilità di scelta per gli operatori, maggiore crescita economica.

Distribuire equamente le risorse tra Sud e Nord.

Contrastare la corruzione, il malcostume politico e amministrativo, promuovere uno sviluppo civile e sociale che, nel Sud, parta dalla liberazione dalla criminalità organizzata.

Investire nel capitale umano, nelle realtà produttive di eccellenza, nel recupero del territorio, nelle infrastrutture per il Mezzogiorno.

Costruire politiche regionali di rilancio pensate in termini di sistema, coinvolgendo università, amministrazioni locali, con lo scopo di creare un tessuto economico e sociale che possa resistere nel tempo e attrarre capitali e turisti.

Promuovere un patto collettivo nazionale che unisca le forze migliori del Mezzogiorno con quelle più lungimiranti del Nord, nell’idea di un nuovo patriottismo, perché il federalismo richiede un più alto livello di cultura politica, un accresciuto impegno civile di amministrati e amministratori.

 

Riassumendo: tutti e tre i candidati hanno ben chiaro il rischio di disunione che pende sull’Italia, ma per porvi riparo pongono l’accento su tre aspetti diversi: i primi due presenti in tutte le mozioni, il terzo peculiare in quella di Marino.

  • Bersani pensa alla riforma federale dello stato come unico motore dello sviluppo del sud
  • Franceschini punta su giovani e investimenti mirrati
  • Marino ha ben chiaro, oltre ai punti centrali nei discorsi di Franceshini e Bersani, uno dei problemi cardine, cioè quello della criminalità organizzata al meridione, vero “tappo” per uno sviluppo sano del Sud

 

E, sulla base di questa analisi dei documenti congressuali dei candidati alla segreteria del Partito Democratico, proprio nella mozione di Ignazio Marino il Mezzogiorno sembra complessivamente più centrale e trattato più organicamente che nelle altre due proposte.

 

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L'autore: Eugenio Angelillo