Reddito di cittadinanza: Lega vuole tagliare fondi. Il piano

Pubblicato il 20 Novembre 2019 alle 19:23 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza: la Lega critica la misura introdotta dal Governo Conte I: “non produce lavoro, anzi in alcuni casi penalizza dei settori”.

Reddito di cittadinanza: Lega vuole tagliare fondi. Il piano

Nelle settimane in cui si parla della manovra tornano in agenda anche RdC e Quota 100. Insieme a tanti altri argomenti. In questo nostro articolo vi abbiamo parlato del cosiddetto bonus rubinetti che prevede detrazioni per chi installa filtri per la depurazione dell’acqua nella propria abitazione o all’interno della propria attività. La proposta di bonus è a firma del Movimento 5 Stelle: la proposta è contenuta in uno dei tantissimi emendamenti presentati dalle forze politiche per modificare la manovra. Sono oltre 4550 gli emendamenti presentati presso la Commissione Bilancio al Senato che ora dovranno essere valutati ed eventualmente approvati.

Gli emendamenti dei partiti di opposizione

Come da copione che si ripete ogni anno, sono risultate molto attive le forze politiche di opposizione. In totale hanno presentato circa 2600 emendamenti. In particolare la Lega ha depositato in commissione Bilancio a Palazzo Madama 905 proposte, ancora di più Forza Italia che ha firmato 1.105 proposte e 523 sono gli emendamenti proposti da Fratelli.

Moltissime le norme interessate dalle proposte di modifica: dalla plastic tax, alla flat tax. Sino ad arrivare a Quota 100 della quale Italia Viva chiede l’abolizione. Una proposta, quella dei renziani, che dovrebbe tuttavia registrare il voto contrario oltre che del M5S e del Pd anche della Lega.

La Lega contro il Reddito di cittadinanza

La formazione politica guidata da Matteo Salvini punta però a smantellare l’altra caposaldo del decreto n. 4/2019 approvato dall’allora Governo giallo-verde: il reddito di cittadinanza. Una misura che secondo i leghisti non porta benefici. Il capogruppo in Senato del Carroccio, Massimiliano Romeo, ha parlato recentemente del Reddito di Cittadinanza come di “una misura che dati alla mano non produce lavoro, anzi in alcuni casi penalizza dei settori. Nella raccolta dell’agricoltura ad esempio ci sono alcune persone prima andavano a dare una mano e oggi invece sono a casa perché preferiscono percepire il reddito di cittadinanza”.

Ricordiamo che il RdC è una misura di contrasto alla povertà: un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, rispondono ai requisiti economici, di cittadinanza e di residenza previsti. Il RdC decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda ed è concesso per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato, previa sospensione di un mese.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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