Bolletta luce e gas: falsi contratti in Italia, come difendersi

Pubblicato il 9 Gennaio 2020 alle 10:05 Autore: Daniele Sforza

Quando si parla di bolletta luce e gas, purtroppo a volte si ha a che fare anche con truffe e falsi contratti. Ecco come tutelarsi dai raggiri.

Bolletta luce e gas falsi contratti
Bolletta luce e gas: falsi contratti in Italia, come difendersi

Bolletta luce e gas, appuntamento periodico per molti contribuenti italiani, chiamati periodicamente a pagare l’imposta per avere allacciati i servizi energetici a casa. Ma spesso quando si parla di bolletta luce e gas lo si fa per raccontare episodi di cronaca, truffe e raggiri in corso e guide su come tutelarsi dalle eventuali azioni criminose. I falsi contratti rappresentano una delle truffe più diffuse, ma i modi per arrivare a questo obiettivo sono molteplici e forse non noti a tutti. Andiamo quindi a riepilogarli.

Bolletta luce e gas: falsi contratti tramite phishing e smishing

Le truffe più note sono quelle al telefono e per mail. Sia che chiami un call center, o che riceviamo un sms (smishing) o una e-mail (phishing), bisogna sempre prestare la dovuta attenzione. Ormai molte caselle di posta elettronica sono abilitate a riconoscere messaggi di truffa e a posizionarli prontamente nella casella dello spam, ovvero della posta indesiderata. Ma spesso il messaggio arriva direttamente sulla Posta in arrivo, ci si clicca perché il mittente è la compagnia che ci fornisce l’energia (luce o gas che sia) e si viene a scoprire che si ha un debito, o che bisogna aggiornare i propri dati, altrimenti entro 24-48 ore salterà tutto in aria. Ovviamente abbiamo esagerato, ma è solo per marcare il carattere di urgenza che spesso si nasconde dietro queste e-mail (gli stessi contenuti possono arrivare anche tramite sms). L’urgenza, l’ultimatum, un italiano sgrammaticato nel messaggio, un link sospetto o una richiesta di cambiare dati: questi sono tutti elementi da tenere sott’occhio. In tali casi, se proprio si ha ancora qualche dubbio, meglio chiamare direttamente la compagnia e farci dire se la richiesta è legittima o se si tratta, come presumibile, di una truffa.

Falsi contratti bolletta luce e gas tramite call center

Altra modalità è quella dei call center: un operatore vi chiama al telefono e cerca di farvi dire alcune paroline magiche, come “” o “Confermo”, facendovi delle domande che vi invitano a rispondere in quel modo. Poi la chiamata, che è registrata, viene rimontata in modo tale che sembri che il cliente abbia accettato di cambiare compagnia e quindi stipulare un nuovo contratto, senza però che all’utente sia mai venuto in mente di fare una cosa simile. Anche questa è una delle truffe più comuni e bisogna quindi stare attenti a cosa si dice per telefono.

La truffa dei porta a porta

C’è poi il vecchio canale tradizionale, ovvero quello che esula il virtuale e sconfina nel reale: il tecnico porta a porta (ma può essere anche un venditore o un impiegato che lavora per la compagnia) che arriva da voi e vi chiede alcune informazioni legate al vostro contatore (generalmente il codice Pod/Pdr), e che potranno essere usate dalla nuova compagnia per la stipula di un nuovo contratto senza che l’utente abbia capito esattamente cosa sia successo nel frattempo. Spesso si arriva perfino a far firmare alcuni documenti che l’impiegato definisce “non vincolanti”, ma che di fatto sono contratti che autorizzano al passaggio a una ulteriore fornitura.

Un altro tipo di truffa che vi bussa letteralmente alla porta di casa consiste nel finto esattore, ovvero nell’impiegato di una società di recupero crediti ingaggiato dalla compagnia che vi chiede soldi per un vecchio debito contratto con la compagnia stessa e mai sanato. Questo tipo di truffe colpisce soprattutto le persone anziane, a cui si raccomanda di non far mai entrare queste persone il cui obiettivo è quello di penetrare nelle case anche per rubare oro, argento e oggetti di valore presenti nel domicilio della vittima.

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Come tornare indietro

A ogni modo, qualora si sia caduti in un raggiro di questo tipo, con tutte le conseguenze del caso (penali, costi, bollette pazze, etc.), è possibile rivolgersi all’Arera che da anni ha messo a disposizione una procedura di ripristino veloce: quest’ultima consente di ritornare in breve tempo a essere clienti della compagnia precedente che non si voleva lasciare e quindi alle vecchie condizioni economiche.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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