Bolletta luce e gas Enel non arrivata: importo risarcimento e quando spetta

Pubblicato il 21 Gennaio 2020 alle 13:20 Autore: Daniele Sforza

La bolletta luce o gas non arriva: cosa deve fare il cliente che ha paura di una maxi bolletta? Come tutelarsi? Proviamo a rispondere.

Bolletta luce gas Enel non arrivata
Bolletta luce e gas Enel non arrivata: importo risarcimento e quando spetta

Cosa succede se la bolletta luce o gas non arriva da un po’ di tempo? Succede che l’utente che vuole pagare inizia a chiamare la compagnia di fornitura per capire il motivo di tale mancato arrivo. In questi casi ci si trova spesso di fronte a un guasto del sistema, o a un’altra tipologia di errore, che non consente la regolare emissione delle bollette all’intestatario. Ma intanto gli importi vengono registrati, e bimestre dopo bimestre, si sommano fino a totalizzare una cifra spropositata da pagare in un’unica soluzione da parte dell’utente. Che ovviamente può e deve tutelarsi in qualsiasi modo. Come?

Bolletta luce o gas non arriva: cosa succede

Sovente, la soluzione più diffusa in questi casi è la rateizzazione, che se non viene proposta dalla compagnia spetta all’utente chiedere (e la compagnia non potrà rifiutarsi, visto che le cause del disservizio sono dipendenti dalla compagnia stessa). Il problema è che spesso l’importo è comunque ingente, e l’utente si trova a fronteggiare una maxi-spesa da rateizzare nella modalità più confortevole possibile, considerando anche le bollette del presente e del vicino futuro da saldare. Ovviamente, nella modalità della rateizzazione di fronte a tale eventualità, l’utente non dovrà corrispondere gli interessi di dilazione, ma pagare una rata pulita, composta da un importo accettabile.

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Quando spetta l’indennizzo?

Per quanto riguarda la possibilità di ricevere uno speciale indennizzo in caso di bollette non ricevute, ciò dovrebbe essere specificato sulle condizioni del contratto di fornitura. Come spiega Valentina Masciari di Konsumer Italia sul sito Il Salvagente, generalmente la normativa in materia stabilisce che la fattura deve essere emessa entro 45 giorni dall’ultimo consumo addebitato (ma bisognerebbe leggere le condizioni contrattuali previste dalla compagnia di riferimento, perché non sempre è così). Questo significa che in caso di mancato recapito della bolletta entro i termini prestabiliti sopraccitati, l’utente avrà diritto a un indennizzo, che risulta automatico e che sarà accreditato sulla prima bolletta utile. L’indennizzo equivale a 6 euro per ritardi fino a 10 giorni solari, a cui vanno aggiunti 2 euro in più ogni 5 giorni di ritardo, fino a un massimo di 20 euro per un ritardo di 45 giorni, che possono arrivare fino a 60 euro per un ritardo di 90 giorni solari.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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