Legge 104 per invalidità civile: ecco i tempi di risposta Inps

Pubblicato il 31 Gennaio 2020 alle 15:58 Autore: Guglielmo Sano

Quanto tempo impiega l’Inps a dar seguito a una richiesta di riconoscimento dei benefici concessi dalla Legge 104? Uno sguardo all’iter della domanda

Simbolo portatori handicap
Legge 104 per invalidità civile: ecco i tempi di risposta Inps

Quanto tempo impiega l’Inps a dar seguito a una richiesta di riconoscimento dei benefici concessi dalla Legge 104? Per rispondere a questa domanda bisogna passare in rassegna le fasi in cui si articola la procedura relativa alla domanda.  

Legge 104: l’iter da seguire per il riconoscimento

L’iter da seguire per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile si articola in diverse fasi: in primo luogo bisogna procurarsi l’opportuna certificazione sanitaria recandosi a visita presso un medico abilitato. Quest’ultimo, basandosi sui modelli online predisposti dall’Inps, attesterà la natura dell’invalidità; eventualmente indicherà anche la presenza di patologie che danno titolo alla non rivedibilità dei benefici concessi dalla Legge 104.

A questo punto, il sistema appositamente dedicato rilascerà un codice identificativo della pratica che il medico dovrà consegnare al richiedente insieme alla copia in originale e firmata del certificato. Quest’ultimo ha una validità massima di 90 giorni dal momento del rilascio, trascorso questo lasso di tempo bisogna procurarsene uno nuovo.

Uno sguardo alle tempistiche

Detto ciò, una volta ottenuto il certificato da parte del medico abilitato, il richiedente ha 90 giorni di tempo per inviare la domanda di riconoscimento dell’invalidità civile in base a quanto disposto dalla Legge 104 all’Inps tramite la procedura online: è possibile svolgerla direttamente se ci si trova in possesso di Pin Inps o indirettamente avvalendosi dei servizi di un patronato. Una volta ricevuta, l’Inps trasmette la domanda – sempre per via telematica – all’Asl di competenza per territorio.

Quindi, il richiedente varrà convocato il prima possibile – dipende dal numero di richieste e dalle potenzialità di risposta dell’azienda sanitaria di riferimento: di solito l’appuntamento per la visita di accertamento viene fissato nei 30 giorni successivi alla ricezione della richiesta. Tale lasso di tempo scende a 15 giorni in caso di patologia ontologica. Inoltre, il medico a cui ci si è rivolti in prima battuta può richiedere che la visita di accertamento si svolga in ambito domiciliare al massimo nei 5 giorni precedenti alla data in cui risulta fissato l’appuntamento.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →