Voli cancellati Ryanair: elenco aggiornato e quali non partono

Pubblicato il 3 Marzo 2020 alle 13:57 Autore: Guglielmo Sano

Voli cancellati Ryanair: non solo la compagnia low cost, tutto il settore del trasporto aereo sta avvertendo le conseguenze dell’epidemia di Covid 19

Aeroporto
Voli cancellati Ryanair: elenco aggiornato e quali non partono

Voli cancellati Ryanair: non solo la compagnia low cost irlandese, tutto il settore del trasporto aereo sta avvertendo le conseguenze dell’epidemia di Covid 19. Aumenta la richiesta di rimborsi e subisce un’impennata il numero di passeggeri che non si presenta al gate per la partenza.

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Voli cancellati Ryanair: taglio del 25% delle rotte

La Ryanair con una nota ha annunciato di aver notificato ai propri passeggeri la “riduzione dei suoi operativi a corto raggio (principalmente da e verso l’Italia) fino al 25% per un periodo di tre settimane, da martedì 17 marzo a mercoledì 8 aprile”.

La compagnia low cost poco prima aveva anche fatto presente di aver “registrato un calo significativo delle prenotazioni per il periodo compreso tra fine marzo e inizio aprile”. Chiaramente si tratta di una conseguenza della diffusione del nuovo coronavirus; in parallelo, sempre da Ryanair, si segnalava “un significativo aumento dei ‘no show’ da parte dei passeggeri (cioè nonostante la prenotazione non si sono presentati all’imbarco, ndR), in particolare, in partenza dall’Italia e su voli nazionali”.

Cosa fanno le altre compagnie

Sulla stessa linea la britannica EasyJet è in procinto di cancellare 500 voli da e verso l’Italia nella seconda metà di marzo. Lufthansa eliminerà decine di voli tra marzo e aprile verso gli scali di Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa. L’interruzione delle tratte riguarderà in vario modo ma comunque consistente anche le controllate dall’azienda tedesca: Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings. I dati raccolti dalle compagnie aeree sono impietosi: la disdetta delle prenotazioni tocca percentuali intorno al 90%, molti passeggeri (circa il 65%) scelgono di non volare anche se ciò comporterà la perdita del rimborso. In diversi mercati, la Iata – associazione internazionale di cui fanno parte 300 vettori internazionali – segnala un aumento vertiginoso dei “no show”: praticamente oltre la metà dei passeggeri non prende il volo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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