Documenti scaduti Coronavirus: come fare e quando non serve rinnovarli

Pubblicato il 16 Marzo 2020 alle 11:41 Autore: Guglielmo Sano

Documenti scaduti: cosa fare se durante la quarantena carta d’identità e patente arrivano a scadenza? In arrivo una proroga di alcuni mesi

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Documenti scaduti Coronavirus: come fare e quando non serve rinnovarli

Documenti scaduti: cosa fare se durante la quarantena, che dovrebbe durare fino al 3 aprile, carta d’identità e patente arrivano a scadenza? Ecco come regolarsi tra restrizioni all’orario di apertura all’utenza degli uffici pubblici e limitazioni agli spostamenti.

Documenti scaduti: arriva la proroga fino al 31 agosto?

Da una parte è necessario evitare gli assembramenti di persone per fermare la diffusione del nuovo coronavirus, dall’altra, però, è fondamentale non creare ulteriori disagi ai cittadini. Tra questi poli, opposti e contrari, si muovono le azioni del governo volte a fronteggiare l’emergenza contagio. Non dovrebbe fare eccezione uno dei prossimi provvedimenti che l’esecutivo intende emanare: infatti, pare evidente come si stia rendendo necessario varare una proroga in caso di documenti scaduti.

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Proroga valida solo sul territorio nazionale

A quanto pare, dunque, per evitare l’affollamento di uffici pubblici, tra l’altro aperti solo in determinati orari e comunque per poco tempo, e lasciare i cittadini tranquillamente a casa, starebbe per arrivare una proroga fino ad almeno il 31 agosto 2020 di carta d’identità e patente e di tutti gli altri documenti volti all’identificazione. Detto ciò, è chiaro che la proroga alla validità dei documenti varrà solo sul territorio italiano: in pratica, il documento scaduto non permetterà l’espatrio.

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La bozza del decreto

Nella bozza del decreto diffusa da diversi organi di stampa, infatti, si legge che i documenti “rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, è prorogata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento”. Nella stessa versione del provvedimento è precisato anche che tale “misura è volta a prorogare la validità dei documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza dopo l’entrata in vigore del decreto legge n. 6 del 2020, con il quale sono stati adottate le prime misure di contrasto all’epidemia da Covid-19. Si tratta di una misura che ha la funzione di evitare l’aggregazione di persone negli spazi degli uffici aperti al pubblico che non consentono di rispettare agevolmente una adeguata distanza interpersonale, con l’effetto di ridurre l’esposizione al rischio di contagio”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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