Infortunio domestico e domanda indennità: quando scatta e a chi spetta

Pubblicato il 1 Aprile 2020 alle 17:15 Autore: Claudio Garau

Infortunio domestico e domanda indennità: quali sono i requisiti che consentono di accedere alle prestazioni Inail e quali step vanno compiuti?

Infortunio domestico e domanda indennità quando scatta e a chi spetta
Infortunio domestico e domanda indennità: quando scatta e a chi spetta

Secondo le statistiche Istat, in Italia i dati sugli infortuni domestici mostrano un aumento costante anno dopo anno. Infatti, si tratta di una stima di oltre 3 milioni di incidenti nella propria abitazione, nell’arco dei dodici mesi: le persone vittime di tali imprevisti sono circa 3 milioni e mezzo. Cifre che fanno capire quali sono le dimensioni del fenomeno e che portano alla seguenti domande: che fare in caso di infortunio domestico? A chi spetta e come fare la domanda indennità? Vediamo di seguito le risposte in materia.

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Infortunio domestico e assicurazione obbligatoria: i requisiti

Preliminarmente, va rimarcato che tutte le persone le quali, in via gratuita ed abituale e senza quindi essere lavoratori alle dipendenze (come invece le colf), compiono attività domestiche mirate alla cura e manutenzione dell’abitazione, sono tutelate dall‘Inail. Anzi, debbono stipulare la correlata assicurazione Inail: in caso di incidente domestico, scatta così la garanzia delle prestazioni di sostegno. In particolare, quando scatta l’obbligo di assicurarsi? Ebbene, come accennato, deve trattarsi di un’attività slegata dal rapporto di subordinazione, deve essere esclusiva, abituale e mirata alla cura della famiglia e delle cose presenti nell’abitazione. Inoltre, il soggetto su cui grava il citato obbligo deve avere un’età tra un minimo di 18 anni e un massimo di 67 anni compiuti.

Infortunio domestico e diritti dell’infortunato: le prestazioni Inail

Chiaramente, l’infortunato ha diritto ad un ventaglio di indennità, a seguito della stipula dell’assicurazione Inail e del correlato incidente. Tuttavia va ricordato che soltanto a pagamento effettuato del premio da parte dell’assicurato, o a seguito di presentazione dell’autocertificazione per l’esonero dal pagamento per limiti di reddito, è possibile usufruire materialmente delle prestazioni dell’Istituto in oggetto.

In particolare, l’Inail garantisce le seguenti prestazioni, non soggette a tassazione Irpef:

  • un vero e proprio assegno finalizzato all’assistenza continuata e personale, laddove l’infortunato abbia subito specifiche e gravi menomazioni fisiche;
  • una prestazione per una volta soltanto e non continuativa, laddove la percentuale di inabilità acclarata è inclusa tra il 6% e il 15%;
  • se l’inabilità permanente è maggiore (dal 16% e oltre), è assegnata una rendita.

Si tratta di valutazioni del pregiudizio fisico, le quali vengono ovviamente svolte da figure con le necessarie competenze in campo medico ed abilitate a ciò.

Come fare domanda? Ecco i passi da compiere

A questo punto però, la seguente domanda è legittima: come si deve muovere l’interessato in caso subisca un infortunio domestico? Quali sono gli step da compiere? Vediamoli schematicamente:

  • in primo luogo, in relazione al danno fisico effettivamente patito sarà necessario ovviamente contattare il medico di famiglia o un ospedale, in modo da usufruire delle tutele sanitarie previste dalla legge italiana. Contestualmente, sarà necessario segnalare che l’incidente è avvenuto entro le mura domestiche;
  • la persona incaricata delle verifiche sullo stato di salute dell’infortunato consentirà l’erogazione della rendita, laddove concluda che dall’infortunio domestico sia scaturita un’inabilità permanente pari o superiore al 16% (tuttavia, come sopra accennato, serve sia aver pagato il premio o aver dichiarato l’esonero, sia il possesso dei requisiti visti in precedenza);
  • richiesta della prestazione Inail causa infortunio domestico, successivamente alla guarigione clinica dell’infortunato: sarà necessario utilizzare il modulo incluso nel sito dell’Istituto oppure ottenibile presso le loro strutture locali (qui il link di riferimento al sito Inail). Per chiarezza, ricordiamo che con “guarigione clinica” si intende il primo giorno posteriore a quello di stabilizzazione del danno permanente rimasto;
  • la domanda dovrà in ogni caso contenere da un lato tutti i necessari documenti medici che attestano lo stato di salute del richiedente e, dall’altro, dovrà includere le informazioni sull’effettiva stipula dell’assicurazione, sussistenza di tutti i requisiti assicurativi, luogo, data, circostanze dell’infortunio domestico e indicazione del soggetto che ha svolto il primo soccorso.

È chiaro che il materiale ottenimento della prestazione Inail sarà possibile soltanto previo accertamento e conferma, da parte dell’Inail, della percentuale di inabilità permanente: a seguito di ciò, l’Istituto potrà liquidare l’importo della prestazione; in caso di diniego (che va giustificato dall’ente), l’interessato potrà tuttavia fare ricorso.

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Come viene erogata la prestazione?

Concludendo, vediamo ancora con quali modalità è possibile erogare il servizio Inail per tutela contro l’infortunio domestico:

  • accredito su conto corrente bancario o postale;
  • accredito su libretto di deposito nominativo bancario o postale;
  • accredito su carta prepagata con codice Iban;
  • attraverso gli Istituti di credito convenzionati con l’Inps per i titolari di rendita che riscuotono all’estero;
  • per importi non al di sopra della cifra di 1.000,00 euro, con vaglia postale non trasferibile intestato all’assistito o con pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale.

Rimarchiamo ancora che la persona vittima di infortunio domestico o i superstiti aventi diritto (in caso di infortunio mortale) – eventualmente assistiti da un patronato – effettuano la richiesta alla sede competente in relazione al luogo di domicilio dell’assicurato, attraverso lo sportello della sede competente, posta ordinaria o Pec.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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