Bollettino coronavirus 16 aprile 2020: guariti, nuovi contagi e morti

Pubblicato il 16 Aprile 2020 alle 20:35 Autore: Giuseppe Spadaro

Cosa succederà nelle prossime settimane? Ancora nessuna certezza sulla fase 2. I numeri della Protezione Civile col bollettino coronavirus 16 aprile.

Conferenza stampa della Protezione Civile con Angelo Borrelli, Silvio Brusaferro e interprete lis
Bollettino coronavirus 16 aprile 2020: guariti, nuovi contagi e morti

Bollettino Coronavirus: giorno dopo giorno (qui l’articolo con i numeri di mercoledì 15 aprile 2020) la Protezione Civile comunica i dati aggiornati relativi al numero di persone contagiate, nonché di decessi con commenti sull’andamento dei dati e sui temi correlati al Covid-19

Bollettino coronavirus 16 aprile 2020, 525 i decessi nelle ultime 24 ore

Secondo quanto dichiarato oggi nel bollettino del 16 aprile dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli al momento 106.607 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 168.941 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 33.090 in Lombardia, 13.663 in Emilia-Romagna, 13.783 in Piemonte, 10.800 in Veneto, 6.613 in Toscana, 3.437 in Liguria, 3.124 nelle Marche, 4.144 nel Lazio,  3.118 in Campania, 2.087 nella Provincia autonoma di Trento, 2.625 in Puglia, 1.330 in Friuli Venezia Giulia,  2.108 in Sicilia, 1.850 in Abruzzo, 1.593 nella Provincia autonoma di Bolzano, 536 in Umbria, 865 in Sardegna, 847 in Calabria, 518 in Valle d’Aosta, 273 in Basilicata e 203 in Molise.

Sono 40.164 le persone guarite. I deceduti sono 22.170, di cui 525 nelle ultime 24 ore.

Brusaferro sui test sierologici: nessuna patente di immunità

Bollettino Coronavirus 16 aprile 2020 – Con Borrelli ha partecipato alla conferenza il professor Silvia Brusafetto in qualità di componente del comitato tecnico-scientifico e presidente dell’Istituto superiore della sanità.

Brusaferro rispondendo alle domande dei giornalisti ha parlato dei test sierologici spiegando “ci sono molti prodotti e il numero è in crescita, e questo è un dato molto positivo. Sappiamo però anche che sono recenti, e una valutazione precisa in termini di sensibilità e specificità e del loro valore predittivo non c’è, sono in fase di messa a punto. È una questione in itinere, oggi patenti di immunità è difficile poterle dare, è sempre necessario poi aggiungere un tampone. In prospettiva questo evolverà e acquisiremo nuove conoscenze”.

Brusaferro ha inoltre aggiunto: “Le nostre stime ipotizzano che oltre il 90% delle persone non è venuto in contatto con il virus e quindi è suscettibile. Ciò significa che bisogna tenere molto alta l’attenzione pur in presenza di un’efficacia delle misure di contenimento testimoniata anche dai dati di oggi in miglioramento”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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