Iniettarsi disinfettante. Come si fa a pensare che sia una buona idea?

Pubblicato il 25 Aprile 2020 alle 13:00
Aggiornato il: 29 Aprile 2020 alle 22:02
Autore: Guglielmo Sano

Iniettarsi disinfettante. Si accende il dibattito sulle parole di Trump. Nel frattempo, la domanda da porre all’americano medio è: “cosa c’è che non va?”

Disinfettante
Iniettarsi disinfettante. Come si fa a pensare che sia una buona idea?

In queste ore molto si sta discutendo, non solo negli Usa ma in tutto il mondo, Italia compresa, in merito alle parole di Trump sull’utilità dei detergenti nella cura del Covid. Alcune considerazioni: posto che Trump non ha mai detto a nessuno di iniettarsi del disinfettante nelle vene.

Iniettarsi disinfettante. Come si fa a pensare che sia una buona idea?

Queste considerazioni prendono origine dalla lettura di questo Tweet apparso ieri. In sostanza, l’autorità sanitaria nazionale, per farla breve, invita gli americani a non ingerire le capsule che si usano per lavatrice e lavastoviglie (“tide pods”) e a non iniettarsi alcun tipo di disinfettante nelle vene. “Non fate diventare peggiore una situazione già difficile”, le parole con cui si conclude il messaggio; traspare effettivamente una certa preoccupazione.

Cosa ha determinato la necessità di scrivere un messaggio così apparentemente strano (e ovvio)?

Dopo che il sottosegretario William Bryan ha citato uno studio svolto in cui si sostiene come i disinfettanti e la candeggina, siano efficaci contro il Sars-cov2 sulle superfici, Trump, con la sua solita eccentricità, ha chiesto ai medici li presenti di approfondire l’argomento (niente che comunque riguardi direttamente il piano strategico di contrasto all’epidemia). A quel punto si è scatenato il caos; la sintesi giornalistica – più che altro orientata al clickbaiting, ancora una volta – è che Trump ha detto “iniettatevi la varichina”, la gente sembra non aspettare altro che correre al supermercato a comprare ammoniaca da bere.

La logica suggerisce che a questo punto alcune persone poco assennate si siano fatte male, i media abbiano riferito la notizia e le segnalazioni siano state diffuse dai social, quindi, stop alle strane auto-somministrazioni per ovvi motivi legati all’istinto di sopravvivenza. Invece no, non sembra essere andata così. Come si vede da un altro tweet (vedi qui sopra) del WA Emergency Managment c’è stato bisogno di ribadire il concetto: “Seriamente, #nonbeveteammoniaca”.

Qui allora il discorso non deve più essere incentrato su cosa ha detto o non ha detto Trump – che di certo non si è rivolto agli americani dicendo “andate al supermercato, comprate l’ammoniaca e poi bevetela che così col Covid stiamo a posto” – il discorso qui è “what’s wrong with you?” cioè “ma qual è il vostro problema?”. La domanda è: come ti può venire in mente, caro americano medio, di bere l’ammoniaca che usi per pulire i pavimenti di casa tua? Va bene che le capsule per la lavastoviglie assomigliano a caramelle (infatti, bisogna accuratamente tenerle lontano dai bambini) ma insomma, dai.

“Ma l’ha detto Trump”. A parte che no, non l’ha detto, cos’è questo rispetto per il governo federale che in America è sempre stato e sempre sarà “controparte”? Basta citare il caso dei processi che già nella dicitura presentano questa dualità (“Tal dei tali contro lo Stato di New York, avete presente le serie tv?), quasi “nemico” del contribuente. È una caratteristica tipica della cultura americana. Una volta chiaccherando con uno studente americano uscì fuori la frase “Lo Stato siamo noi”: lui entrò in confusione – “ma in che senso? – disse – “che vuol dire?” – continuò – “No, sorry man, i can’t follow” – chiudemmo la discussione.

The REAL Tide Pod Challenge!! World Record!

No, non è stato “il timore dell’autorità”, l’esempio “sbagliato” del governante, la società americana in alcune sue frange ha qualcosa che non va e che non dipende dall’amministrazione. Basta fare una ricerca su Google, per dire, e si scopre che nel 2018 gli Stati Uniti avevano dovuto fronteggiare il problema, niente di epocale ma comunque significativo, della “Tide Pods Challenge”. In pratica, una gara a chi mangia più pastiglie per lavastoviglie o lavatrice. Insomma, qualche statunitense ha il vizio di ingerire ammoniaca: non so che tipo di ragionamento venga messo in atto. Si possono pure scomodare tutti gli strumenti delle scienze umane, dall’antropologia all’economia, citando tra le cause di atteggiamenti del genere l’istinto autodistruttivo di ogni essere umano o le conseguenze cognitive del turbo capitalismo, ma la sensazione è che alla domanda “What’s wrong with you?” non si troverà una risposta per molto tempo.

Una piccola nota conclusiva (e credo positiva). Questa faccenda mi ha fatto pensare a cosa succederebbe in Italia, magari a Palermo, da cui provengo, se accadesse qualcosa del genere (non fate gli schizzinosi, con le dovute proporzioni, ai tempi del Berlusca di eccentricità del genere ne capitavano e la reazione era più o meno quella, dalla stampa al comune cittadino, forse con meno conseguenze sulla salute, quello magari sì). Ecco, facciamo che Conte domani si svegliasse e dicesse agli italiani: “bevetevi la varichina e state a posto col Covid”. Io ho immaginato la reazione a queste parole di mio nonno, “ignorante” non per scelta ma per forza di cose, come tanti della sua generazione, quella che stiamo perdendo in questi giorni tristi, che da buon siciliano – permettetemi una generalizzazione dopo quasi 32 anni di vita, non so quanto ben spesi ma tanti sono – era diffidente quanto generoso. Bè sono sicuro che avrebbe detto: “perché non se la beve lui la varichina?”. E poi ne riparliamo.

Oggi ci stupiamo degli albanesi, ieri loro si stupirono di noi

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →